Regia di Jerren Lauder vedi scheda film
Esordio girato a basso budget, limitato tecnicamente da una cinematografia poco curata ma in grado di risaltare nella media di ben più mediocri horror per una sceneggiatura originale e interpretazioni convincenti. Presenta pure una scena di eye-violence davvero impressionante.
Schillinger (Ryan Francis), ex naziskin pentito, dopo essere uscito dal carcere ha avviato un'attività di traslochi, assumendo - con lodevoli intenzioni - altri due ex detenuti: la mulatta Imani (Morgan Alexandria) e lo spagnolo Carlos (Bryce Fernelius). Durante una commissione, viene convinto dall'anziano cliente, Vern Mueller (Michael Flynn), a lavorare anche durante la notte. La vecchia villa vittoriana nella quale si trova ad operare il terzetto diventa presto teatro di segreti e orrori, che si manifestano gradualmente. Il primo inquietante indizio lo scopre Carlos, quando rinviene macabri appunti e libri nazisti apparentemente appartenuti a Josef Rudolf Mengele ("l'angelo della morte"), medico criminale delle SS morbosamente impegnato nel compiere "esperimenti" disumani su parti gemellari.
Stay out of the f**king attic: Morgan Alexandria
L'enzima del nervo ottico come elisir di lunga vita, se opportunamente iniettato: questa è l'allucinante terapia che mantiene in vita il più disumano rappresentante degli orrori compiuti dagli scienziati/dottori nazisti. Mueller/Mengele ancora oggi (idea paralizzante per quanto spaventosa) ha la sua cameretta pronta a sprigionare Zyklon b; sperimenta su piccole coppie di gemelli e tortura prigionieri ebrei e neri perché - elemento essenziale della formula alla base dell'elisir di lunga vita - l'enzima è efficace solo se estratto da cavie vive e sofferenti. Mentre esegue le sue deliranti operazioni, Mueller manifesta uno spiccato gusto artistico ascoltando il vinile di Wolfgang Amadeus Mozart: Il flauto magico.
Stay out of the f**king attic: Michael Flynn e Ryan Francis
L'esordio in regia di Jerren Lauder sa farsi notare, perlomeno per una sceneggiatura (scritta a più mani) che ha forti potenzialità e che in fase finale prende una piega, fortunatamente, liberatoria e giustizialista. Detto questo però, la parte tecnica lascia molto a desiderare a causa di una mediocre fotografia e uno stile di ripresa poco curato. Considerato che siamo di fronte a un indie realizzato a basso budget, c'è comunque da scommettere che sentiremo parlare ancora di Jerren Lauder, dato che con questa opera prima risalta nella media riuscendo a ritagliarsi uno spazio estremamente personale. Merito anche del cast artistico, e soprattutto del mefistofelico e cattivissimo Mengele, ottimamente (in senso artistico) rappresentato sullo schermo da Michael Flynn.
Stay out of the f**king attic: Ryan Francis
"(Mengele) avvicinava i bambini, i gemelli in particolare, con ciccolatini e caramelle. Poi li torturava con i suoi esperimenti. Fu terribile." (Nedo Fiano)
Trailer
F.P. 15/03/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 80'28") / Data del rilascio USA (streaming): 11/03/2021
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