Regia di John Dahl vedi scheda film
La memoria trasferibile su altro supporto cerebrale.La trovata alla base di questo film è degna di un racconto di Dick e ha più di una somiglianza con l'idea dei precog nello spielberghiano Minority Report.Però qui viene usata in maniera piuttosto ripetitiva e alla fine lo spunto fantascientifico si perde in un thriller di normale amministrazione.La storia è quella di un medico legale prima accusato e poi prosciolto dall'accusa di omicidio della moglie.Scoperto che un ricercatrice sta mettendo a punto un metodo per trasferire la memoria da una persona alla mente di un altra attraverso il liquido cerebrospinale con vari modi si procura il suddetto liquor di tutti i sospetti in vari modi non sempre ortodossi e se lo inietta visualizzando i rispettivi ricordi infischiandosene dei pesanti effetti collaterali sul cuore.E riuscirà a scoprire l'assassino in un finale tra fuoco e suggestioni new age.Come ho detto la trovata è buona ma è usata meccanicamente con una successione non particolarmente creativa dei vari flashback che descrivono le memorie contenute nel liquidi cerebrospinale di ognuno.Il risultato è un thriller sovrannaturale che deve parecchio al glamour dei suoi protagonisti(un Liotta sempre meno goodfella e una Fiorentino di fascino ammorbante stranamente più castigata del solito) e poco al suo intreccio che in più di un occasione ristagna.I colpi di scena sono abbastanza prevedibili così come è pesante e insistito l'uso di simbologie,ma la confezione è di lusso e nasconde i difetti che ho enunciato.E la visione ha una sua inopinata,inaspettata piacevolezza....
non male
sul suo standard da comprimario di lusso
non male
il suo fascino è debordante....
non giova al film la sua regia
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