Regia di Lamberto Bava vedi scheda film
In un grattacielo americano una ragazzina sta guardando un film di zombie, quando le creature mostruose della finzione appaiono nella realtà. E' l'inizio di un incubo.
Torna il medesimo canovaccio di Demoni (1985), a un anno di distanza, con lo stesso regista e identico team di sceneggiatura (Lamberto Bava, Dario Argento - anche produttore, Dardano Sacchetti e Franco Ferrini), per raccontare un incubo che si concretizza stavolta non a partire dal grande schermo cinematografico (accadeva in Demoni), bensì da quello piccolo domestico. A livello concettuale le differenze fra le due pellicole sono ben poche: Bava punta tutto sulla tensione, la paura e il raccapriccio, riuscendo a trovare un sufficiente equilibrio fra le tre componenti; e in fin dei conti non importa granchè, ai fini dell'opera, se la trama è poca cosa e gli interpreti non sono tutti azzeccati. Fra loro va segnalata la presenza di Nancy Brilli, al suo primo ruolo da protagonista (secondo in assoluto su un set, dopo una parte in Claretta di Pasquale Squitieri, un paio di anni prima), dell'esordiente totale Coralina-Cataldi Tassoni, di Asia Argento anch'essa alla seconda prova da "attrice" (nel suo caso le virgolette sono d'obbligo) e poi ancora di David Knight, Bobby Rhodes, Antonio Cantafora e, in ruoli minori, di tre personaggi di futuro risalto, soprattutto televisivo: Michele Mirabella, Eliana Miglio (che si fa chiamare Eliana Hoppe) e Lorenzo Flaherty. Da segnalare che Dario Argento aveva fornito al precedente Demoni, come attrice, la figlia maggiore Fiore; a questo secondo capitolo riserva la seconda, Asia; chissà, se avesse avuto altri figli forse Bava avrebbe proseguito la saga dei Demoni. Deludente la colonna sonora, rispetto al capitolo precedente: meno metal e più hard/glam rock, con musiche originali di Simon Boswell. Encomio necessario anche stavolta per gli effetti speciali. 3/10.
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