Regia di John Lennon, Yoko Ono vedi scheda film
In questo documentario assistiamo agli incontri che John Lennon e Yoko Ono fecero durante la loro luna di miele a Montreal, rimanendo rigorosamente a letto, in albergo. A dialogare, sorridere e cantare con i due artisti troviamo tra gli altri il vignettista Al Capp, lo psicologo sostenitore dell'Lsd Timothy Leary, il dj Murray the K e il poeta Allen Ginsberg.
Il titolo è inequivocabilmente un'idea di Yoko Ono: consiste naturalmente in un gioco di parole tra 'piece' (performance, spettacolo artistico) e 'peace', cioè pace; il bed è invece quello letterale dell'hotel di Montreal dove il film è stato girato, e sul quale Yoko e il fresco marito John Lennon accolsero sostanzialmente chiunque volesse incontrarli. Unica regola: si discute solamente di pace nel mondo, di come possiamo cambiare per raggiungerla, di quel che possiamo fare tutti quanti per rendere il pianeta un posto più armonioso. Così i coniugi Lennon-Ono spesero le loro due settimane di luna di miele, con un meraviglioso e grandioso spot per la pace (cominciato in verità con un analogo evento, denominato bed-in, in un albergo di Amsterdam), coinvolgendo tra gli altri il dj Murray the K, il vignettista Al Capp (con il quale – pragmatista e disilluso realista – non sembra esserci alcuna sintonia), il musicista Tom Smothers, il poeta Allen Ginsberg e lo psicologo profeta dell'Lsd a scopo ricreativo Timothy Leary. Brevemente compare anche Kyoko, figlia dell'artista giapponese e del precedente marito Tony Cox, all'epoca seienne. Verso il finale compare anche la celebre esecuzione live del brano Give peace a chance, poi rimaneggiata in studio e uscita come singolo. Nel complesso un bel documento di un'epoca – il 1969, quindi ancora in piena 'rivoluzione dei fiori' – colma di speranze e contraddizioni. 6/10.
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