Trama
XVIII secolo. Paola (Zoe Massenti), una ragazzina di strada, truffaldina e sempre a caccia di guai, si trova inavvertitamente a intralciare i piani del terribile Barone De Michelis (Fabio De Luigi), un omuncolo gobbo sempre scortato dal fidato e bistrattato Marmotta (Herbert Ballerina), con una sconfinata sete di potere e uno smisurato odio verso le streghe. L'intervento della dolce e potentissima Dolores (Monica Bellucci), una strega buona che dedica la sua vita ai bambini, salva Paola da un rogo già acceso. Tra un magico apprendistato, inseguimenti, incredibili trasformazioni e molti, molti, guai, Paola scoprirà che il destino ha in serbo per lei qualcosa di davvero speciale.
Curiosità
LA PAROLA ALLA REGISTA
"Lavorare ad un film fantastico e d’avventura per ragazzi è sempre stato uno dei miei sogni. Ricordo ancora le pellicole che mi hanno fatto vibrare d’emozione da piccola e che hanno contribuito alla formazione del mio immaginario con la magia di storie e personaggi indimenticabili.
Quindi quando ho letto il trattamento di Nicola Guaglianone e Menotti, mi sono esaltata: un’avventura meravigliosa con personaggi vibranti, invenzioni geniali e una fantasia prorompente.
Mi sono messa a servizio della storia con entusiasmo, lavorando insieme a questi autori straordinari per “cucirmela” addosso, così da poterla onorare al massimo delle mie capacità.
Ho avuto l’opportunità di lavorare con attrici e attori meravigliosi, a partire dai protagonisti, Monica Bellucci, Fabio De Luigi, quel talento esplosivo di Zoe Massenti, e i miei bambini spettacolari e una squadra di artisti incredibili, tutti al lavoro per rendere onore ad un personaggio amatissimo e ad una storia bellissima, con un obiettivo nel cuore, come ci insegna la Befana: fare felici i bambini e le bambine... di tutte le età.
Viva la Befana!".
LA PAROLA AGLI SCENEGGIATORI NICOLA GUAGLIANONE E MENOTTI
"Dopo il successo del primo La Befana vien di notte, abbiamo riunito il duo di sceneggiatura di Lo chiamavano Jeeg Robot con l’obiettivo di scrivere un film ancora più bello, ancora più magico, ancora più realistico ‐ nel senso che piace a noi. Un film cioè dove avventure, miracoli e superpoteri non sono echi di un mondo esotico e lontano, ma avvengono proprio qui, in Italia, a due passi da casa.
Per tanti anni abbiamo dato per scontato che il pubblico italiano non avrebbe creduto a personaggi straordinari che parlassero la nostra lingua. Ma questo non è vero. Basta guardarci alle spalle e studiare la nostra tradizione, cinematografica e non solo. La Befana, per dire, avrà parenti nordici ma è un personaggio rigorosamente italiano. E chi di noi, pensando alla propria infanzia, non ricorda l’emozione di scoprire, la mattina del 6 gennaio, cosa ci avrebbe portato?
La Befana vien di notte… e anche quando non si è più bambini ci evoca l’attesa della sera prima, della fatica di addormentarsi, del freddo quando si scivolava da sotto le coperte per correre a cercare i segni del suo passaggio, dell’eccitazione di trovare quella calza gonfia di regali.
Così ci siamo chiesti, ma chi è veramente la Befana? Quando è nata? E perché lascia i regali ai bambini? Per un po’ abbiamo provato a documentarci, ma alla fine abbiamo preferito inventare una storia universale, raccontando la trasformazione di una ragazzina egoista in una giovane donna che protegge i più piccoli e i più indifesi.
La nostra Paola è una ladruncola coi capelli arruffati e la faccia sporca di carbone, poco interessata al prossimo se non come mezzo per realizzare la propria felicità. E la sfida è stata farle imparare, attraverso un viaggio pieno di pericoli e colpi di scena, che la vera felicità è portare il sorriso sul volto degli altri.
C’è un’altra Paola che ha contribuito a trasformare questa storia in un film pieno di azione e di emozioni, come quelli che ci piacciono di più. È Paola Randi, la nostra regista, che fin da subito ha capito esattamente dove volevamo arrivare e col suo talento e la sua tenacia alla fine ci è arrivata davvero. Con lei abbiamo lavorato da vicino, molto di più di quanto ci accada di solito, il che ha comportato lunghe ore passate insieme sul set per adattare nella maniera più efficace quanto scritto sulla carta alle esigenze della realtà. Nello stesso spirito, Nicola si è occupato della direzione creativa del film con la sua Miyagi Entertainment e ha girato le scene della seconda unità.
Non è frequentissimo, per chi scrive una storia, vederla realizzata come se l’era immaginata: nel mondo delle idee, gli attori non hanno mai il raffreddore e gli effetti speciali non costano niente. Siamo orgogliosi che questa volta sia andata così".
Trailer
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Commenti (3) vedi tutti
La fotografie, gli effetti e le ambientazioni sono ottime. Ma non basta per sostenere una storia piuttosto banale e troppo italianizzata in romanesco... NON SE NE PUò PIù DI QUESTI FILM IN DIALETTO ROMANESCO, NAPOLETANO,.... EBBASTA!!!! Meglio comunque del primo film e bastava davvero poco. 6
commento di BradyBen 2h:30' sono assai lunghi da digerire per un tipo di Pellicola di questo Genere ma ... l'ottima Fotografia e i Colori forti come piacciono a me hanno dato un contorno simpatico e abbastanza scanzonato o anche valido alla visione.voto.6.
commento di chribio1Un film del genere dovrebbe durare al massimo 80'
commento di ssiboni