Regia di Paola Randi vedi scheda film
Come la Befana divenne la Befana. Nel XVIII secolo Paola, una piccola trovatella, trova rifugio presso una strega, Dolores, con il pallino di salvare bambini. Dolores, Paola e i bambini salvati dalla strega hanno un nemico in comune: il terribile barone De Michelis.
Già il titolo suggerisce che ci troviamo davanti a un lavoro destinato a un pubblico di famiglie con bambini; si tratta per la precisione del prequel di La befana vien di notte, diretto nel 2018 da Michele Soavi, pur con una serie di debite distinzioni fra le due pellicole. Innanzitutto sul copione questa volta alla firma di Nicola Guaglianone si accosta quella di Menotti (Roberto Marchionni); e il nome di Soavi viene sostituito da quello di Paola Randi, regista di Tito e gli alieni (2018) tra le altre opere. Poi, naturalmente, c'è l'ambientazione storica nel diciottesimo secolo che spariglia le carte in tavola, così come le scelte di casting rivoluzionano un po' tutto: questa volta i protagonisti più noti sono Monica Bellucci, Fabio De Luigi, Herbert Ballerina, Alessandro Haber, Francesco Paolantoni e, in una particina ma di tutto rispetto (Papa Benedetto XIV!), Corrado Guzzanti. Poco da dire sulla trama, debitamente fumettistica, semplice e lineare, con innesti fantasy a profusione e una discreta verniciata di effetti speciali; il ritmo non è eccellente e il lavoro arriva quasi a due ore di durata; le risate sono prevedibilmente a denti stretti e i protagonisti fanno ciò che possono; il lieto fine è stragarantito, naturalmente. 2,5/10.
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