Trama
Sul finire degli anni Settanta, Patrizia Reggiani, una outsider di umili origini, sposa Maurizio Gucci, rampollo della nota maison di moda italiana. La sua sfrenata ambizione innescherà una pericolosa spirale di tradimenti, decadenza, vendetta e persino morte.
Approfondimento
HOUSE OF GUCCI: I RE DELLA MODA ITALIANA
Diretto da Ridley Scott e sceneggiato da Becky Johnston e Roberto Bentivegna, House of Gucci ripercorre tre decenni della scioccante e vera storia della famiglia Gucci e in particolar modo racconta della parabola di Patrizia Reggiani, colei che ha sposato Maurizio, uno dei rampolli dell'impero della moda italiana.
Ammirato e conosciuto in tutto il mondo, l'impero Gucci è stato creato dal fondatore della maison, Guccio Gucci, che ha aperto il suo primo negozio di pelletteria di qualità a Firenze, nel 1921. Sul finire degli anni Settanta, la casa di moda attraversa un momento particolarmente critico a causa di alcune scorrettezze finanziarie, della mancata innovazione e del conseguente deprezzamento del marchio stesso. A supervisionare gli affari sono i due figli di Guccio, il colorato e scaltro Aldo e il più conservatore e distaccato Rodolfo. Il tenace Aldo non ha alcuna intenzione di cedere il controllo dell'azienda di famiglia, non di certo all'estroverso figlio Paolo, che sembra più interessato a diventare stilista. Maurizio, il timido e protettissimo figlio di Rodolfo, preferirebbe studiare legge piuttosto che prendere in mano le redini del marchio. Un giorno, però, nella sua vita tutto cambia: Maurizio si innamora della bella e ambiziosa Patrizia Reggiani e, contro la volontà del padre, la sposa.
Lo zio Aldo trova una valida alleata nell'astuta Patrizia e insieme convincono Maurizio a mettere da parte le sue ambizioni e a entrare a far parte della società, divenendone così il presunto erede, con grande disappunto di Paolo, i cui sogni superano di gran lunga il talento. Per un breve periodo di tempo, la famiglia, nonostante i dissapori, rimane unita ma, poiché i rivali della maison si stanno facendo strada nel mondo della moda minacciando la supremazia del marchio, Patrizia spinge Maurizio a mettere in atto un vero e proprio colpo di stato. Dopo aver ereditato il posto di Rodolfo in azienda, la coppia prende lentamente e furtivamente il controllo degli affari, convincendo Paolo a vendere le sue azioni con false promesse. Con l'aiuto del consulente di famiglia, Domenico De Sole, riescono a estromettere anche Aldo, dopo la sua detenzione per evasione fiscale. Da solo a capo della maison e con nuovi fondi arrivati da investitori esterni, Maurizio comincia ad apprezzare il potere e i privilegi che ne derivano. Come se il tradimento alla famiglia non bastasse, Maurizio tradisce anche Patrizia, cominciando una relazione adultera con Paola Franchie, un'amica d'infanzia.
Con le sue ambizioni smorzate e il matrimonio a pezzi, Patrizia viene presa dal panico e dalla disperazione. Quando Maurizio le chiede il divorzio, Patrizia stringe una pericolosa alleanza con una furba sensitiva, Pina Auriemma. Lavorando a un piano per portare il marchio ai vecchi fasti con l'assunzione di un talentuoso stilista americano emergente, Tom Ford, Maurizio si ritrova tra due fuochi, stretto nella morsa della tenace Patrizia da un lato e di quella degli investitori dall'altro, che tentano con la complicità di De Sole di strappargli l'azienda.
Con la direzione della fotografia di Dariusz Wolski, le scenografie di Arthur Max, i costumi di Janty Yates e le musiche di Harry Gregson-Williams, House of Gucci passa in rassegna gli scandali e le tribolazioni della famiglia, che come ogni dinastia potente o famiglia reale esercita fascino sull'opinione pubblica. La sceneggiatura prende spunto da un libro pubblicato da Sara Gay Forden nel 2001, opzionato da Ridley Scott sin da subito. A convincere Scott a farne un film è stata la moglie, la produttrice Giannina Facio, affascinata dalla storia e dalla lotta di potere in seno alla famiglia Gucci. Ha raccontato la stessa: "Avendo passato metà della mia vita in Italia e subendo il fascino della moda, ero incuriosita da quanto fosse piena di passione la tragica storia dei Gucci. Anche quando hanno commesso degli errori, tutti i protagonisti della vicenda lo hanno fatto perché spinti dalla passione". Ha aggiunto Scott: "Quella dei Gucci è una storia familiare affascinante. I Gucci erano i re dell'industria della moda italiana e la loro distruzione è stata causata da fattori interni. Come non ritenere interessante la loro vicenda? E, poi, il tradimento è sempre cinematograficamente interessante. I Gucci si tradiscono l'uno con l'altro lavorando dietro le quinte e ricorrendo a subdole manipolazioni. La sceneggiatura di Bentivegna, che ha studiato tutti i particolari della storia, è una commedia degli errori che si trasforma in tragedia, in omicidio. Come ha notato Roberto, la parabola di Maurizio somiglia a quella di un altro erede di una dinastia familiare, il Michael Corleone di Il padrino: un certo fatalismo accompagna la loro ascesa al potere, la loro condanna a prendersi cura degli affari di famiglia e la conseguente accettazione degli stessi".
Il cast
A dirigere House of Gucci è Ridley Scott regista, produttore e scenografo di origine inglese. Nato nel 1937, da figlio di ufficiale dei Royal Engineers avrebbe voluto tentare la carriera militare ma il padre lo ha invece incoraggiato a perseguire le sue aspirazioni artistiche, mostrandosi lungimirante. Assunto alla… Vedi tutto
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Commenti (31) vedi tutti
La regia c'è e innalza la qualità del film. Gli interpreti funzionano a ruoli alterni e la sceneggiatura non osa abbastanza. 5.5
commento di fra_pagaInteressante, ben fatto e ben interpretato
commento di Artemisia1593Bel film, rende bene la vicenda e offre qualche spunto su com'era la Milano di allora. Attori ottimi specie Lady Gaga e Jared Let, ho trovato invece un po' improbabile Adam Driver nei panni di Maurizio, cosi' come l'ho trovato poi improbabile nei panni di Enzo Ferrari.
commento di LordClamDiscreto, con alcune parti godibili, peccato per la descrizione perennemente padrinesca di qualsiasi famiglia italiana secondo gli americani.
commento di ssiboniInterpreti bravi, ma la regia lascia molto a desiderare. Non lo consiglio, l'ho trovato molto lento e noioso.
commento di fiorelisaBello caspita, bello. Divertente, piacevole, spassoso, brillante, si inizia a guardarlo senza tante pretese e poi non si smette più.
commento di Lupo65Film dalla sceneggiatura superficiale e con qualche scempiaggine di troppo. Lady Gaga abbastanza nella parte anche se alcuni suoi costumi stile anni 50 c'entrano poco con l'epoca dei fatti. Adam Driver è bello come Nicola Di Bari, non so come faccia a fare l'attore. Si salvano solo Irons e Al.
commento di dansk_noirMa a chi interessa questa cosa qua ??!! Film per perdere tempo ... e anche tanto vista la durata.voto.0.
commento di chribio1Non so se scriverò una recensione, qui scrivo solo una cosa che sto notando mentre lo sto vedendo in tv ... Creco che sia un dei rarissimi casi, se non l'unico, in cui i personaggi del film sono fisicamente più brutti, anzi molto più brutti, dei personaggi reali, e tutti quanti tranne Irons che può andare e Lady Gaga che non è molto peggio.
commento di francesco_jsbGli interpreti non riescono a salvare questo film noioso e pieno di stereotipi sull'Italia. Scott sottotono
leggi la recensione completa di favelasUn buon film con un cast eccellente. Ottima la ricostruzone dell'Italia degli anni 70/80. Sicuramente interessante e da vedere.
commento di Aiace68Noioso, il cast prova a tenere su, ma Scott dirige male e Gaga non è all'altezza. Stereotipato, da non vedere in versione originale, francamente diventa insostenibile.
commento di Gibbon92Attori eccellenti, film trascinante ma senza un’anima vera
leggi la recensione completa di siro17Un buon film, forse eccessivamente lungo. Assolutamente evitabile la scena di sesso di lunga durata e troppo spinta.
commento di Falco00Artisti importanti non lo fanno scivolare nella mediocrità, ma consiglierei di calibrare le aspettative non troppo verso l'alto... due ore e mezza che non scorrono proprio fluide dove non mancano luoghi comuni sull'italianità. La vicenda della famiglia Gucci con le sue contraddizioni, i tradimenti, le bramosie, merita comunque una visione.
commento di Lacorazzata81Film che di fatto non decolla mai. Al pacino e Jeremi irons strepitosi. Jared Leto bravo anche se irriconoscibile. Lady Gaga non all'altezza.
commento di Bladerunner76Non so se il grottesco è la tendenza del momento (il che non mi dispiace), ma il personaggio di Paolo Gucci è davvero irritante. Tuttavia il film è guardabile, se si sopravvola sugli stereotipi italiani, sulle parti prese per l'assassina, sul fatto che poi la gente crede in quello che vede qui... Non del tutto una Gagata, ma non dò più di 4.
commento di faumesNon male.storia interessante e tragica. Lady Gaga ottima Leto incredibile De Niro magico Ma la sigla finale con la Chapman che duetta con Pavarotti rovina tutto. Na vergogna
commento di OttiperottiForse avrei visto una alternativa a Lady Gaga.comunque il film e' meglio di quanto speravo ....sicuramente sufficente,lo consiglio.
commento di ezioIl film e gradevole da vedere , anche se in alcuni punti è lento.Bravi gli attori , un po troppo di parte la storia a favore della signora Gucci , in ogni caso in alcuni punti è un po romanzato.
commento di AlepeiScorrevole ma coi soliti stereotipi sul Belpaese. Inoltre quando mai gli italiani giocano a rugby nel prato di casa? E perché la seconda figlia di Maurizio non compare?
commento di gruvierazIl ruolo andato a Jeremy Irons era stato designato per De Niro. Che ha rifiutato, alla fine, per recitare nel nuovo film di David O. Russell e soprattutto nella prossima opera di Scorsese. Ha fatto, sostanzialmente, bene. House of Gucci, però, non è disdicevole come molta Critica ha superficialmente detto. Aggiungo inoltre che Driver è bravissimo.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirQuanto mi sta su i coglioni lady gagà. Non lo guardo apposta Ma sicuramente farà cagare come la protagonista Ridley Scott sei un coglione
commento di PepsinaSenza infamia e senza lodi.......
commento di ripley2001Ha molti pregi e parecchi difetti, ma nel complesso funziona.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiIl peggior film di uno dei più grandi registi della storia del cinema
leggi la recensione completa di AlvyTrovo piuttosto fastidiosi i soliti stereotipi imbecilli delle prime scene tipo il gruppo di operai in calore al passaggio di una ammiccante lady Gaga/Reggiani (tra l'altro a mio parere con un un'interpretazione non da Oscar come sostengono in molti). Per non parlare di come sono stati rappresentati in maniera del tutto ridicola Aldo e Paolo Gucci
commento di mau375Anche i ricchi piangono, vita e morte di Maurizio Gucci, attraverso gli occhi ed il cuore nero di una immensa Lady Gaga alias Patrizia Reggiani, il film è lei.
leggi la recensione completa di claudio1959Un film ridicolo. Tutto qui.
commento di BobtheHeatBiografia non autorizzata di una delle dinastie che, tra allori e fango, più hanno reso grande la moda italiana a livello mondiale. Scott rispolvera l'esperienza maturata nella pubblicità e confeziona un film imperfetto ma adeguato nel descrivere lo status cafonal trash-fashion in cui sguazza Patrizia Reggiani, archetipo arrivista.
commento di Leo MaltinAnche i ricchi piangono...E si massacrano. HOG è uno dei rari casi in cui la versione doppiata risulterà più pertinente di una v.o. infarcita di esclamazioni maccheroniche e fuorvianti,figlie di quella tendenza americana che riduce a puro colore le caratteristiche di luoghi e culture distanti dalla propria.Grande cast glamour con Pacino gigantesco.
leggi la recensione completa di alan smithee