Regia di Mark Williams vedi scheda film
SKY CINEMA
Da qualche giorno, sulla piattaforma Sky dedicata al cinema in streaming, è possibile far proprio un action intitolato Blacklight, che vede nuovamente coinvolto, nel ruolo da protagonista, il grande Liam Neeson.
Un solido attore, innegabile a riferirsi, seppur da anni sin troppo abbonato al thriller o all'action commerciale, ma noto anche come interprete dotato di sfumature e talento, al punto da annoverare, nella sua quarantennale carriera, pure una meritata candidatura al premio Oscar nel noto ed apprezzato film di Steven Spielberg, Schindler List, del 1994, ed il prestigioso Premio Coppa Volpi a Venezia 1996 per il ruolo da protagonista in Michael Collins, di Neil Jordan.
Travis Block, un attempato ma ancora dinamico agente dell'FBI che, a causa di un compromettente errore durante una missione, è stato ricollocato a svolgere un ruolo non ufficiale quanto importante come l'angelo custode di colleghi in missione che hanno perso la propria copertura, viene coinvolto in un intrigo ordito dai suoi stessi capi, in cui l'uomo si imbatte cercando di catturare una scheggia impazzita della sua stessa unità, in realtà agente ribelle con troppi segreti per poter essere lasciato in vita (lo interpreta il giovane e noto attore Taylor John Smith).
Il problema è che Block, vedovo e in rapporto un po' teso con la figlia, che non lo ritiene un nonno responsabe a cui affidare la nipote, rischia di compromettere, con il suo ostinato voler ricostruire i segreti celati dal suo bieco capo (lo interpreta un redivivo Aidan Quinn), quello scampolo di serenità familiare a cui l'uomo tiene più di ogni altra cosa.
Dietro la regia, diligente ma ordinaria di Mark Williams, già coinvolto in actions con Neeson nel recente e per nulla eclatante Honest Thief, Blacklight si sviluppa come un thriller discretamente congeniato, in modo che eventi cruenti o adrenalinici apparentemente scollegati uno dall'altro, in realtà risultino come i tasselli scomposti di un diabolico complotto ordito da forze ed organizzazioni che, al contrario, dovrebbero salvaguardare la pubblica sicurezza.
C'è del marchio pure nell'FBI, ma quando vengono coinvolti buoni "nonni" di famiglia come l'ancora aitante Travis Block, anche le più potenti congiure devono rassegnarsi a desistere. Come avviene in quasi tutti i film dell'ormai collaudato filone commerciale thriller/noir che sempre più vede impegnato il sempre assai richiesto Liam Neeson, la vera forza del film risiede nel carisma del grande (anche a livello di statura) attore britannico protogonista: 70 anni recentemente compiuti, il grande attore dimostra almeno vent'anni meno della relativa età anagrafica.
Nel thriller lo ammiriamo ancora muoversi e correre con una certa destrezza, nonostante il traguardo di maturità raggiunto, che in molti altri casi lo vedrebbe relegato parimenti a ruoli di nonno, ma costretto inesorabilmente in pantofole.
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