Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
VOTO : 7.
Non sono un esperto del cinema di Pasolini (ma si cerca col tempo di recuperare) ed anche per questo comincio ad avvicinarmi al suo cinema con un film che, leggendone le critiche e la trama, mi è sembrato più popolare.
Il giudizio è senza dubbio positivo, le novelle che racconta in questo film ad episodi, sono piacevoli, semplici ed esplicite, ma fa comunque sensazione se si pensa a quando è stato girato un film così sessualmente libero da ogni tabù, dove l’attrazione sessuale ed il desiderio diventano così naturali ed istintivi, come poi è proprio della natura del sentimento stesso.
Ho apprezzato soprattutto i primi episodi, su tutti quello sulle suore, sul commerciante fregato dalla finta sorella che poi trova il suo tesoro, quello più triste, ma anche amorevole del giovine ucciso dai fratelli della sua amata e quello del finto mago che dovrebbe trasformare la donna di un poveraccio in mulo.
In più colpisce la scelta dei volti, Pasolini non risulta mai conformista, i personaggi sono già come fisionomia eccentrici ed attecchiscono alla realtà che rappresentano, la telecamera indugia spesso sui dettagli delle loro espressioni, amplificandone i connotati.
Non trascendentale, ma importante, quasi un manifesto della prossima rivoluzione sessuale e non solo.
VOTO : 7.
Registro più leggero del solito, ma avanti anni luce per quello che dice e come lo fa rispetto ai tempi.
VOTO : 6/7.
Volto interessante.
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