Regia di Giulia Steigerwalt vedi scheda film
Commedia ad episodi che si intersecano, ambientata nella periferia di Roma, scritta e diretta con sensibilità femminile che fa dell’ingenuità e della freschezza il suo vanto e per questo si discosta dai canoni della commedia all’italiana dalla quale prende distanza.
Un soggetto che si dipana scrutando le sensibilità dei vari personaggi ed investigando intimamente il rapporto di ognuno con i propri sentimenti ed i contrasti interiori fino alla catarsi finale che si ‘celebra’ con una rivoluzione morale fatta di accettazione, coraggio, liberazione.
Uno stile ‘minimal’ che non eccede con inquadrature lontane dai canoni del genere, sobrio ma generoso, indaga nel vissuto dei protagonisti delle tre macrostorie i cui personaggi hanno diverse età: la giovanissima: interpretata da Margherita Rebeggiani, l’adulta: l’attrice Barbara Ronchi e l’anziano: il sempre bravo Fabrizio Bentivoglio.
Il tutto scorre con una soavità da commedia francese alla Sautet (anche se in questo caso la scrittura della sceneggiatura risulta meno ‘ricercata’) o, come qualcuno ha notato, allo stile della commedia indipendente americana tipo Sundance.
Bene, giunti alla fine senza aver detto quasi niente della trama, con unico intento quello di invogliare alla visione coloro che non hanno avuto la fortuna di vedere ‘Settembre’, magari in anteprima gratuita come il sottoscritto in compagnia del sempre sodale Mike Wazoswky.
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