Trama
Spaventato dalla vita e senza il coraggio di essere se stesso, Ludovico vive rintanato nel vecchio appartamento della nonna, a cullare sogni che crede irrealizzabili. Il mondo è cattivo, là fuori. Ma una notte, quel mondo cattivo lo viene a trovare e s'insedia a casa sua, per restarci. Quel mondo si chiama Jack, un ragazzo dell'età di Ludovico, ma dal carattere opposto: duro, determinato, forse criminale. La convivenza forzata di due esseri umani che più diversi l'uno dall’altro non potrebbero apparire, si trasforma in un percorso d'iniziazione all’età adulta, alla scoperta dei rispettivi veri caratteri, in un'alternanza di comico e drammatico, di gioia e di dolore. E quando la realtà dura che li bracca spietata arriva a presentargli il conto, dovranno affrontarla, forti di una nuova consapevolezza e di un insperato coraggio.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Non ero neanche arrivato a metà del copione e già avevo deciso che quella sarebbe stata la mia Opera Prima (Caso? Destino? Boh!). C’erano tante cose che parlavano di me e tante altre che vivevano silenziose nella mia immaginazione: conflitti interiori, cadute, redenzione, amicizia, amori e crime.
Nell’inadeguatezza di Ludovico ho ritrovato le mie insicurezze di inizio carriera, quando pensavo di non essere all’altezza di questa professione, quando la paura del giudizio degli altri e il mettermi in gioco rischiava di mortificare le mie aspirazioni.
Mi sono però riconosciuto anche nella spregiudicatezza incosciente di Jack, che cammina lungo il wild side della vita, affrontandone i rischi: trasferirsi a Roma per rincorrere il sogno di fare cinema è stato il mio piccolo grande rischio… i miei mi volevano ingegnere.
La Svolta parla di due solitudini che s’incontrano e si scontrano (anche qui: caso? Destino? Boh!) nel cuore di una città raccontata mille volte, ma volutamente circoscritta in un quartiere popolare e storico come la Garbatella, che, se di giorno vive la sua dimensione di normale quotidianità, la notte è molto meno folcloristica di quello che sembra e come ormai tutto il nostro Paese è infettata da piccola e grande criminalità. I malavitosi che minacciano i due giovani protagonisti non sono quelli rappresentati da tanti film e serie televisive di successo, no: qui si parla di mezze calzette, anche loro alle prese con inadeguatezze, ambizioni troppo grandi e frustrazioni. Ma non per questo, o forse proprio per questo, meno feroci e spietati. Ho scelto, quindi, di raccontarli in maniera classica, pulita, attraverso inquadrature statiche e composte, per creare una cornice quasi ‘fumettistica’, che rispecchiasse quella Garbatella che Ludovico sogna di raccontare nei suoi disegni, inconsapevole che presto busserà alla sua porta.
Per i due attori protagonisti, talmente innamorati dei rispettivi personaggi da diventare Jack e Ludovico anche nella vita (perlomeno per tutta la durata delle riprese), ho scelto la macchina a mano, mobile e spesso sporca, ma incollata ai loro visi, ai loro occhi, alla caccia di espressioni e sguardi che andassero oltre le parole. Ho condiviso le loro emozioni, ho riflettuto sulle loro paure, le loro angosce, ho ascoltato i loro consigli.
Posso aggiungere che ho cercato di forzare il genere, mischiandone magari diversi, provando a percorrere una strada, forse più rischiosa, certamente più personale, ma sempre con l’intento di suscitare emozioni, che è il motivo per il quale faccio cinema"
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Commenti (7) vedi tutti
Film con poco da salvare ... almeno la Martino e la Sastre (Chabeli ...) sono nel Cast.voto.1.
commento di chribio1Forse il cinema di genere in Italia sta rinascendo, ottima la fotografia e la regia, mentre la sceneggiatura, i dialoghi e la colonna sonora sono il punto debole del film secondo me, che comunque è discreto! Vedetelo
commento di frankdeniroSeduta di psicoterapia in romanesco e resa dei conti finale. Pur con alcune inevitabili leggerezze e forzature l'ottima regia dell'esordiente Antonaroli conferisce all'opera equilibrio, ritmo e personalità. Dizione a parte quindi film pienamente godibile e voto positivo.
commento di bombo1Esordio alla regia di Antonaroli, Tra "noir" e "racconto .di formazione" non male
leggi la recensione completa di Furetto60Pur con evidente budget ridotto e senza attori di grido, questo noir tutto italiano è un piccolo gioiellino del genere
commento di UmboMezzo italiano, mezzo dialetto, parole masticate: insomma la solita ciofeca all'italiana per rovinare il film
commento di gruvierazUn noir che non ha niente da invidiare a prodotti europei ed extra. E'vero:solitudini,dolori,ansie,delitti,appartengono al nostro quotidiano, molto più di quanto possiamo percepirli,e miserie che prevalgono sui sogni.Un ladro filosofo? Un fuori corso classico? Malavitosi da fumetto?Forse, certo un bel film, con interpreti e ritmi sempre adeguati.
commento di Piero