Regia di Andrea Frazzi, Antonio Frazzi vedi scheda film
Adattamento televisivo di un celebre e impressionante racconto di Howard Phillips Lovecraft. Episodio inquietante, ben recitato e diretto, del ciclo "Il fascino dell'insolito".
Arkham (Massachusetts). Daniel (Massimo Ghini) riceve la visita del vecchio amico Edward (Mattia Sbragia), tornato a vivere nel vicino villaggio di Innsmouth dopo un lungo periodo trascorso in Europa, seguente il matrimonio con Asenath Derby (Elisabetta Carta), la figlia di Ephraim, uno studioso di scienze occulte. Ben presto il comportamento stravagante di Edward preoccupa Mary (Fiorenza Marchegiani), la moglie di Daniel: Edward fa strani discorsi sul potere ipnotico della compagna Asenath e sui malefici riti tenuti dal padre, aggiungendo di essere stato, più volte, vittima di una forza malvagia che si sarebbe impossessata del suo corpo. Dopo l'inspiegabile scomparsa di Asenath, le condizioni psicologiche di Edward si aggravano, tanto da essere ricoverato in un manicomio.
"Sì, è vero: ho cacciato sei pallottole nella testa del mio migliore amico. Ma non sono il suo assassino. No, non lo sono. E non sono neppure pazzo. Quando gli ho sparato, quel corpo non gli apparteneva più. Non ho ucciso Edward Derby... l'ho vendicato, piuttosto. E voi, dovete fare presto a bruciare il suo cadavere. Se non lo farete adesso, 'Egli' vivrà ancora, di corpo in corpo, per sempre. Ma fate presto, o sarò io... la prossima vittima."
(Daniel)
La cosa sulla soglia: Massimo Ghini e Fiorenza Marchegiani (foto di scena)
I fratelli Frazzi (Andrea e Antonio), dopo aver diretto un altro capitolo (Impostore) del ciclo TV, Il fascino dell'insolito, adattano lo splendido racconto The Thing on the Door Step (1933) di Howard Phillips Lovecraft (episodio n. 4 della terza stagione). Il taglio delle riprese, tipicamente da sceneggiato televisivo, non penalizza comunque il clima di mistero e di terrore che attanaglia la fittizia località di Arkham, dato che in questa occasione il cast artistico si esprime in maniera decisamente cinematografica, sostenendo con professionalità una lavorazione che si avvicina alla lunghezza del lungometraggio. Come caratteristica di tutta la serie, sino alle battute finali il racconto resta perfettamente nei binari del verosimile (ipotizzando la follia di Edward), per poi sprofondare in una lunga, splendida e inquietante sequenza che vede il protagonista (l'eccellente Massimo Ghini) avventurarsi nella casa dell'amico, scoprendo quanto le sue terrificanti dichiarazioni fossero più che fondate. Privo di effetti speciali, La cosa sulla soglia, girato a bassissimo budget, predilige un approccio intimista e suggerito, facendo ricorso a costumi d'epoca particolarmente curati e scenografie d'antan. Benché Lovecraft sia stato più volte fonte di ispirazione per pellicole destinate alle sale cinematografiche, questa - pur se a destinazione televisiva - resta una delle migliori trasposizioni di una sua opera, per quanto fedele al racconto originale e per come riproduce il climax angosciante di un universo spaventoso, regolato da forze sovrumane e leggi ultraterrene ineludubili, posto sul limite, sulla soglia tra follia e orrore puro.
La cosa sulla soglia: Fiorenza Marchegiani
Citazioni
"Esistono zone d'ombra, accanto ai nostri sentieri quotidiani, da cui alcuni esseri possono aprirsi un passaggio nel nostro mondo. E all'ora, quando questo succede, l'uomo che sa ha il dovere di colpire prima ancora di calcolare le conseguenze del suo gesto."
(Daniel)
Asenath Derby, secondo l'illustratore Paco Rico Torres
Howard Phillips Lovecraft (1890 - 1937)
Il fascino dell'insolito - La serie completa
STAGIONE 1 (1980)
- 1. La mezzatinta
- 2. La stanza n. 13
- 3. Piccolo assassino
- 4. Veglia al morto
- 5. Miriam
STAGIONE 2 (1981)
- 1. La strada al chiaro di luna
- 2. La casa della follia
- 3. Impostore
STAGIONE 3 (1982)
- 1. La tortura della speranza
- 2. La scoperta di Morniel Mataway
- 3. Vampirismus
- 4. La cosa sulla soglia
"Che gli dei misericordiosi, se esistono, ci proteggano nelle ore in cui né il potere della volontà, né le droghe inventate dagli uomini possono tenerci lontani dall'abisso del sonno. La morte è compassionevole perché da essa non c'è ritorno, ma chi emerge, pallido e carico di ricordi, dai recessi della notte, non avrà più pace. Che imbecille sono stato a intraprendere con tanta incoscienza lo studio di misteri che l'uomo non dovrebbe affatto conoscere!"
(Howard Phillips Lovecraft - Hypnos, 1922)
La cosa sulla soglia (Andrea a Antonio Frazzi, 1982)
F.P. 12/04/2023 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 77'47")
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta