Trama
Arturo, placido quarantenne, riceve una visita inaspettata di un Angelo della Morte, con le sembianze inaspettate di una donna sexy, sboccata e un debole per la tequila e i ragazzi più giovani. L'essere soprannaturale che Arturo ha ribattezzato "Angela" gli dimostra che la sua vita apparentemente perfetta è in realtà un cumulo di bugie e inganni invitandolo a una rapida dipartita. Arturo fa un patto con la sua scorretta accompagnatrice. Accetterà il suo Destino se lei lo aiuterà a vendicarsi di tutti quelli che lo hanno preso in giro e sfruttato, sul lavoro e nella vita privata. Ma gli atti compiuti da lui e Angela hanno una doppia e inattesa conseguenza per entrambi. Se Arturo sparisce dal Registro dei Morituri, Angela, al contrario, perde la sua immortalità e rischia di essere terminata per sempre. Riusciranno Arturo e Angela a sconfiggere la Morte una seconda volta? E a quale prezzo?
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Io e Angela vuole essere un giusto mix tra una commedia esplosiva, con le dinamiche della screwball politicamente scorretta e un film di genere più vicino alla sensibilità giovanile. Il mio obiettivo è quello di abbinare la tradizione italiana (con la forza dei suoi dialoghi scoppiettanti e le situazioni paradossali) con una modalità di racconto più moderna e pop, attenta alla spettacolarità, con giusti effetti speciali e riferimenti al soprannaturale. Cercando di percorrere la stessa strada di pellicole come Lo Chiamavano Jeeg Robot o Moglie e Marito, capaci di sposare la qualità degli interpreti della commedia nostrana con elementi più vicini alla tradizione anglosassone, e a mezzi espressivi come il fumetto, la graphic novel o il romanzo di genere alla Stephen King. Lo script vuole ragionare anche su discorsi “alti” come la Vita e la Morte e il senso dell’esistenza di fronte all’ ineluttabile. Scrittura veloce, dinamica che alterna dialoghi da commedia a momenti di action fino ad arrivare al thriller, lasciando in sospeso lo spettatore su quale sia il finale, con un susseguirsi di colpi di scena, degni della miglior tradizione americana. Scorretta ma non volgare, audace ma non velleitaria, la scrittura si snoda attraverso tutte le formule cinematografiche possibili, alternando commedia, fantasy, action e citazioni di alta cinematografia. Come non identificarsi nel protagonista Arturo, che solo dopo la scoperta della sua imminente morte comincia a davvero a vivere, cioè a mettersi in gioco e ad attivarsi per migliorare la sua esistenza? Possono qualità fondamentali come l’Altruismo e l’Empatia essere scambiate per disvalori nella nostra società? È possibile sfuggire alla propria Natura? Ho tentato di dare risposta a questi interrogativi etici senza annoiare lo spettatore, ma cercando di divertirlo facendolo appassionare al Viaggio di Trasformazione di Arturo e in quello-non meno scontato-della sua amica/persecutrice Angela. Lo stile del film vuole essere quello di una dark comedy, che simulerà un viaggio all’interno della notte dove i protagonisti impareranno a contrastare le paure e il buio, per arrivare a vedere la luce di una nuova Alba, simbolo della trasformazione e della rinascita. I movimenti di macchina saranno continui, eleganti e mai fini a se stessi per coadiuvare una recitazione iperrealista e mai grottesca, la recitazione sostenuta e ritmata come si confà a una commedia moderna".
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Commenti (3) vedi tutti
Forte, sorprendente, piacevole fino a metà film, volevo dare 5 stelle.. ma poi diventa poco interessante, quasi noiosetto... comunque voto 7
commento di stokaiserL'ultima mezz'ora abbondante è un mega-pastrocchio imbarazzante, con gli autori che non sapendo dove parare copiano la qualsiasi cosa vista al cinema per rimescolarla in un disastro immane. E dire che per un'ora il film aveva retto anche bene, ma il finale è troppo disastroso per essere accettabile
commento di silviodifedeLo cunto de li cunti, Dickens in un natale solo, il cavaliere e la morte, tutto mescolato, per me bene. Qualche citazione forse superflua, nessun cedimento all'eccesso, una commedia noir all'italiana. Rara, e godibilissima. E non è vero che l'umanità abbia buttato via il cinema. No.
commento di Piero