Regia di John Laing vedi scheda film
Già l’incipit mi ha lasciato perplesso: un equipaggio poco amalgamato è una pericolosa combinazione con i ristretti spazi di un natante (salvo che non si tratti di una gitarella fuoriporto), e gli appassionati di mare lo sanno bene.
Quindi la lunga traversata parte male; poi una serie di imprevisti mette a dura prova la sopravvivenza e la coesistenza dei protagonisti.
Dopo un finale sorprendente, si giunge ad un epilogo un po’ scontato.
Dopo aver visto il film scopro che si tratta della ricostruzione di un evento realmente accaduto nel 1989: in questa ottica la pellicola ha certamente un suo perché, considerando quanto sia stata incredibile l’odissea del trimarano Rose Noelle; ma tolta la valenza documentaristica non resta molto altro.
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