Regia di Giorgio Bianchi vedi scheda film
Commediola scritta dal produttore Emo Bistolfi, particolarità che probabilmente è l'unica nota curiosa di tutto il film; per il resto si tratta infatti di un prodotto piuttosto convenzionale, antiquato già per il 1959, che sfrutta la verve dei protagonisti e sfoggia una trama non proprio originalissima, dichiaratamente in funzione del lieto fine e rivolta al grande pubblico. Fra gli interpreti ci sono ottimi nomi; troviamo Vittorio De Sica e Mario Carotenuto, Tiberio Murgia e Raffaele Pisu, ma anche Antonio Cifariello ed un piccolo ruolo per Carlo Pisacane. Sceneggiatura del produttore/autore del soggetto e di Mario Guerra e Carlo Romano; regia piatterella di Giorgio Bianchi, che solo due anni prima dirigeva sempre De Sica nel Conte Max (rifacimento del film di Camerini di vent'anni precedente), dalla trama abbastanza simile a questo Uomini e nobiluomini. 5/10.
Nobile decaduto cerca in ogni modo di organizzare il matrimonio della figlia con un altro nobile, ma questi danaroso, in modo da risollevare le sorti della famiglia. La ragazza ama però un ragazzo semplice e, soprattutto, senza titoli...
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