Regia di Alberto Lattuada vedi scheda film
Dopo averci raccontanto in ogni dettagli e con spunti molto simpatici la vita del Don Giovanni Lando Buzzanca, ottimo nella parte, con le sue abitudini comode, i vizi e l'incapacità di lavorare: Lattuada ci catapulta nella milano industriale di colpo con il suo protagonisto. qui non ci sono più le tre sorelle nubili ad accudirlo, non c'è più lo zio notaio che lo fa lavorare quando vuole. A milano c'è una moglie fredda e decisa, un lavoro difficile e impegnativo. e così come si è passati da un estremo all'altro nell'ambito lavorativo anche quello sentimentale inverte marcia, trasformando il nostro marpione siculo in un maritino innocuo che nel momento di tradire viene tradito dalla sua virilità.
la fuga in sicilia sistemerà tutto.
credo che sia nei dettagli, i piu piccoli, da ricercare la qualità del film, come le più piccole cose cambino dalla sicilia a milano rivoluzionando il personaggio di Buzzanca e le sue abitudini. Bellissima l'idea di presenterci la bella mogliettina al primo party milanese della coppia vestita da uomo e addirittura parlare di una possibilità di vita libertina. gli altri rimandi tra nord e sud sono palesi e facilmente riscontrabili.
mi è piaciuto davvero Buzzanca nella parte, SUA.
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