Regia di Albert J. Walker vedi scheda film
Tony è un malavitoso americano fuggito in Europa per rifarsi una vita. Ma un giorno gli arriva una telefonata: suo fratello Johnny è stato assassinato. Raggiunge la vedova negli Usa e con lei parte alla volta del Kenya, decisi entrambi a vendicarsi di George, socio in affari di Johnny, unico indiziato del caso. Ma se il vero colpevole non fosse George?
L'uomo più velenoso del cobra è un film dal titolo interessante, ma non altrettanto può dirsi della sua realizzazione. Bitto Albertini - che qui sceglie lo pseudonimo Albert J. Walker per firmarsi - è stato un modesto mestierante più che altro dedito a lavori leggerini (commedie e, nei successivi anni Settanta, qualche erotico e qualche mondo movie); non disdegnava però girare pellicole a sfondo esotico e quindi il progetto di questo film per una buona metà ambientato a Nairobi non può non averlo entusiasmato. Purtroppo, però, il gangster movie non era nelle sue corde e qui si vede decisamente bene; George Ardisson è un buon protagonista, ma perfino lui sembra a disagio in una trama tanto banale (dalla risoluzione peraltro ampiamente prevedibile) e con una direzione così dozzinale, a tratti quasi buttata via. Non che Albertini fosse un Maestro del cinema d'azione, ma di certo ha fatto di meglio, anche in opere altrettanto sgangherate. La sceneggiatura batte entrambe le bandiere della coproduzione fra Italia e Spagna: a rappresentare la prima ci sono Luciano Martino ed Ernesto Gastaldi; per la seconda Eduardo Manzanos Brochero. Nel cast compaiono anche Erika Blanc, Luciano Pigozzi, Alberto De Mendoza, Luis Induni, Miguel Del Castillo e altri nomi ancora più anonimi. Non male per lo meno la colonna sonora: Stelvio Cipriani. 2/10.
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