Regia di Larry Ludman (Fabrizio De Angelis) vedi scheda film
Susan è una bella ragazza americana che ama andare in giro sui pattini. Le sue giornate spensierate finiscono quando incontra una gang di criminali che la sequestrano e stuprano. La polizia minimizza e sostanzialmente lascia correre, per cui a Susan non rimane che una cosa sola da fare: apprendere le arti marziali e vendicarsi di persona dei suoi aguzzini.
Chi meglio di Fabrizio De Angelis poteva girare questa pellicola, sorta di Karate Kid al femminile? Forte dell'esperienza degli svariati capitoli della saga del Ragazzo dal kimono d'oro, De Angelis mette questa volta in scena le vicende di Susan, emancipata ragazza americana che si fa giustizia da sola grazie alle arti marziali. Un delirio e nemmeno da poco, quello propinato dalla sceneggiatura firmata Daniel Baker – nome che compare qui per la prima e ultima volta nella storia del cinema: trattasi forse di uno pseudonimo? Boh. Un delirio, si diceva, che risulta ingiustificabile anche per il 1994 in cui questo film usciva: giustificabile lo 'spirito dei tempi', ma la misoginia pura no. Lo stupro della protagonista viene trattato alla stregua di una marachella e, più in generale, l'atteggiamento paternalista di tutti i personaggi maschili nei confronti della ragazza è del tutto in linea con la morale del lavoro, che considera la donna una creatura incapace di difendersi e vede in Susan quasi un animaletto bizzarro, più che una persona dai pari diritti rispetto alle altre persone di sesso maschile (ma gli stereotipi abbondano in tutto e per tutto, come per esempio nel caso dei poliziotti tontoloni). Nel 1994 tutto questo era già stato sorpassato e da un pezzo, fortunatamente. Cast anonimo di attori americani non particolarmente dotati, trama fitta di elementi grossolani e dialoghi completamente inverosimili; De Angelis sigla la regia come Larry Ludman. 2/10.
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