Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Settimo dei dieci capitoli di una saga ispirata a delle leggi religiose. Il concetto di 'furto' viene qui inteso in senso lato, applicando la formula al rapimento di una bambina. Giusto o sbagliato, se la ragione stia dalla parte della madre o da quella della nonna, in fondo ciò non interessa al regista: l'unica valutazione, l'unico giudizio possibile è quello sull'umanità 'peccatrice'. Il compromesso non è possibile: le due parti esigono entrambe la soddisfazione completa e solo una può ragionevolmente averla: la bambina non è un bene divisibile. Le implicazioni vanno ben oltre la legge religiosa, in questo episodio Kieslowski ed il co-sceneggiatore Piesiewicz si sono senz'altro allontanati un po' troppo dall'idea di partenza.
"Non rubare". Una ragazza torna dalla madre a prelevare la propria figlioletta: la bambina, avuta in giovane età dalla ragazza, è infatti cresciuta con la nonna, credendola la sua vera madre.
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