La ventiduenne Majka vuole condurre con se in Canada, dalla Polonia, sua figlia Ania che vive con la nonna. Majka l'ha avuta giovanissima, dalla relazione con Wojtec, suo insegnante, e per evitare lo scandalo, la bambina è stata registrata come figlia di sua nonna, e tutti la credono tale, anche la stessa Ania. Ma Majka un giorno rapisce la piccola, e poi la dovrà "restituire" alla presunta madre. Kieslowski e Piesiewicz sviluppano il tema del comandamento "Non rubare". L'amore come alibi per una appropriazione che genera fratture devastanti, e per il possesso di una "refurtiva" che è comunque una vittima.
uno degli episodi più tristi e senza speranza, anche se rappresentato in modo relativamente dinamico, con una madre (nonna) "invadente" che si vuole sostituire alla figlia, a sua volta madre, ma giudicata inetta. sembra meno lugubre del primo o del quinto, ma forse solo quando giunge il finale ne si comprende appieno la forza morale, senza sconti.
Non tra i migliori episodi, forse perchè meno denso e ambiguo degli altri, ma costruito (come sempre per Kieslowski) con geometrica precisione. voto: 7
Il settimo comandamento - Non rubare - si apre con la solita ripresa sul condominio del decalogo, questa volta con un carrello che cerca angolazioni nuove, dal basso verso l'alto, con in sottofondo urla agghiaccianti. Il film è la prima pellicola, andando in ordine nel decalogo, dove non ci sono solo due personaggi principali approfonditi con altre comparse a corredo, ma ci sono cinque… leggi tutto
Settimo dei dieci capitoli di una saga ispirata a delle leggi religiose. Il concetto di 'furto' viene qui inteso in senso lato, applicando la formula al rapimento di una bambina. Giusto o sbagliato, se la ragione stia dalla parte della madre o da quella della nonna, in fondo ciò non interessa al regista: l'unica valutazione, l'unico giudizio possibile è quello sull'umanità… leggi tutto
Majka ha 22 anni e ha una figlia, Anja, avuta quando era giovanissima con un suo professore. Proprio per la sua giovane età, e per evitare lo scandalo, la bambina venne registrata come figli adi Ewa, madre di Majka, che proprio a causa della sua nascita non aveva più potuto avere figli. Majka non ha mai avuto un buon rapporto con la madre, che la fiducia inetta e in qualche modo…
Partendo da Il Decalogo, (dieci film) intendo raccogliere successivamente l'intera opera del grande regista, non necessariamente in chiave critica in quanto ogni film di Kieslowski ha sempre suscitato pareri molto…
Majka, che è stata ragazza madre a sedici anni, rapisce la figlia che la madre ha cresciuto e fatto ritenere figlia propria per evitare lo scandalo. Ma prima che riesca a partire per il Canada, la madre- complice anche l'antico compagno- la raggiunge vanificando il proposito. Nei celebri Dizionari di Morandini e Mereghetti, questo è l'episodio del Decalogo che ottiene i punteggi più bassi,…
E' col titolo dell'opera di Ian McEwan e sull'onda di Non rubare, settimo episodio del Decalogo di Kieslowski, che mi andava di affrontare uno dei temi contemporanei più scottanti e contro cui, credo, ogni…
Il settimo comandamento - Non rubare - si apre con la solita ripresa sul condominio del decalogo, questa volta con un carrello che cerca angolazioni nuove, dal basso verso l'alto, con in sottofondo urla agghiaccianti. Il film è la prima pellicola, andando in ordine nel decalogo, dove non ci sono solo due personaggi principali approfonditi con altre comparse a corredo, ma ci sono cinque…
Settimo dei dieci capitoli di una saga ispirata a delle leggi religiose. Il concetto di 'furto' viene qui inteso in senso lato, applicando la formula al rapimento di una bambina. Giusto o sbagliato, se la ragione stia dalla parte della madre o da quella della nonna, in fondo ciò non interessa al regista: l'unica valutazione, l'unico giudizio possibile è quello sull'umanità…
L’atto del rubare, quand’è al culmine della gravità, ha per oggetto qualcosa di vitale. Piesiewicz e Kieslowski mettono in discussione l’intero comandamento costringendo lo spettatore a porsi la domanda fatidica che aleggia su questo settimo episodio: rubare qualcosa che ci appartiene può essere considerato furto? La risposta è (almeno…
Assimilare le tematiche kieslowskiane equivale ad essere testimoni di un affresco epocale di vaste proporzioni che trae le sue coordinate direttamente dall’interno della complessa struttura della psiche umana,…
The filial love pushed to the extreme is the main point of one of the most despairing episodes of the whole series. Painted in soft tones of a warm color photography "Dekalog 7", a sorrowful appeal against the theft of maternal affections, a touching scream of desperation against every form of domestic psychological abuse, describes the emotional journey of lonely souls towards a past immersed…
L’amore filiale nella sua forma più esasperata costituisce il tema predominante di questo Decalogo 7 che ci tratteggia impietosamente il penoso vagare alla deriva di esseri umani derubati degli affetti familiari e ridotti a recitare ruoli che richiamano molto da vicino i “mondi di marionette” bergmaniani.
Con morbidi tocchi di una fotografia tendente quasi ad un colore denaturato,…
Eravamo rimasti a non commettere atti impuri.. quale atto è più puro del riavere la propria carne.. E' solo "carne inconsapevole" l'oggetto del furto.. il rammarico soffocante di una madre che insegna ed impone alla propria figlia di chiamarla "mamma!".. solo questo per rispondere all'immensità del dolore.
Profondo. Drammatico. Mortale.
Chi ha rubato?…Il dilemma, creato questa volta dalla coppia d’autori polacchi, verte su uno dei furti più meschini, quello dei ladri di bambini. Ma le cose non sono come sembrano, come consueto Kieslowski e Piesiewicz c’invitano prima a comprendere e scoprire meglio la situazione reale, e poi ognuno, a suo modo, giudicarla liberamente. Lo sguardo di chi mostra i fatti rimane…
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Commenti (5) vedi tutti
uno degli episodi più tristi e senza speranza, anche se rappresentato in modo relativamente dinamico, con una madre (nonna) "invadente" che si vuole sostituire alla figlia, a sua volta madre, ma giudicata inetta. sembra meno lugubre del primo o del quinto, ma forse solo quando giunge il finale ne si comprende appieno la forza morale, senza sconti.
commento di giovenosta7° Capitolo abbastanza incolore e poco accattivante : almeno carina la Protagonista ma per il resto c'e' poco da ricordare.voto.4.
commento di chribio1Non tra i migliori episodi, forse perchè meno denso e ambiguo degli altri, ma costruito (come sempre per Kieslowski) con geometrica precisione. voto: 7
commento di kurosawavoto 7.
commento di mazingo726.5
commento di nico80