Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
All'interno della parabola discendente che investì la commedia italiana nel corso degi anni '70 e '80 (nei '90 oramai si era arrivati già sottoterra) ci fu spazio anche per un breve filone 'cavernicolo'; aperto qualche mese prima da Pasquale Festa Campanile con Quando le donne avevano la coda, trovò seguito anche in questa squallida farsuccia a tinte erotiche, che non risparmia reiterate ostentazioni di posteriori e mammelle femminili ed approfitta di un linguaggio simil-cavernicolo per disseminare oscenità verbali a piene mani. Ma i dialoghi dell'Armata Brancaleone - per rifarsi ad un esempio ben più nobile - erano ben altra cosa, qui siamo nel triviale linguaggio della bettola e le tematiche non vanno praticamente mai oltre a quelle relative alla fornicazione (anche l'anacronistico entusiasmo per la scoperta del petrolio è davvero trovatina sempliciotta e piuttosto magra); sceneggiano il regista, Felisatti e Pittorru, autori di lavori di serie B, con il coraggio addirittura di dichiarare un'improbabile ispirazione derivante dalle commedie Lisistrata e Le donne alla festa di Demetra di Aristofane. La fortuna dei tre sta nel fatto che ormai, nel 1971, gli eredi del commediografo greco sono irreperibili. Vittorio Caprioli, attore di buona caratura, si svende (e talvolta purtroppo lo faceva) in questo prodottaccio insignificante; accanto a lui ci sono Antonio Sabàto, Aldo Giuffrè, Nadia Cassini e Valeria Fabrizi. Colonna sonora con venature rock suggerite dalla band degli Alluminogeni, meteora molto presto scomparsa dal firmamento artistico; il livello di comicità 'sofisticata' del film è espresso in maniera efficace dalla didascalia finale, che avverte che 'vissero tutti infelici e scontenti'. Mah. 1,5/10.
Nell'età della pietra gli uomini primitivi si combattono fra tribù per il predominio territoriale, nonchè sessuale, cercando di conquistarsi le reciproche femmine. Un bel giorno, però, sono proprio le donne a prendere l'iniziativa, organizzando uno sciopero 'domestico': niente più pulizie, nè cure, nè sesso. Un vero dramma.
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