Regia di Alper Mestçi vedi scheda film
Strettamente collegato a Siccîn 3, dal quale preleva il protagonista Orhan (Adnan Koç), il sesto e ad oggi ultimo capitolo della serie di horror turchi procede inarrestabile in una girandola di effetti speciali particolarmente riusciti. Complesso nella trama e in parte sovraccarico di sequenze spaventose ma sicuramente originale.
Dopo la morte del padre, Yasar (Fatih Murat Teke) diventa legittimo erede attirandosi le antipatie della matrigna. Yasar inoltre si trova improvvisamente sotto le attenzioni della cognata Canan (Sibel Aytan), che vive nella stessa casa e si è innamorata di lui. E proprio nella loro abitazione iniziano a verificarsi strani eventi. Le cose si complicano quando la figlia adottiva Efsun (Merve Ates), mentalmente disturbata, sembra subire un influsso negativo a causa di due gemelle, partorite dalla matrigna.
"Quando guardi a lungo nell'abisso, anche l'abisso ti guarda dentro."
"Ogni luce che accendi nelle tenebre produce un'ombra. Se non vuoi vedere l'ombra, devi spegnere la luce."
Nelle immagini di apertura assistiamo a un breve riassunto di Siccîn 3, con sequenze di Orhan (Adnan Koç) e Kahder. Infatti la serie a questo punto è diventata un ciclo e il film segue una trama articolata e di difficile comprensione se non si è visto il film precedente. Ancora una volta l'orrore affrontato da Alper Mestçi (sempre regista e sceneggiatore) è generato dall'odio dei parenti più stretti: la piccola Efsun, interpretata dall'inquietante Merve Ates (presenza fissa della serie), finisce al centro di una tresca impensabile, che vede agire contro di lei matrigna e zia. Motivo scatenante, a causa di una droga fatta ingerire - con finalità omicida - quotidianamente nei pasti e nelle bevande della bambina, dell'apertura di una porta che permette a un'entità malvagia chiamata Yezidrah di entrare in questo mondo.
Orhan ha funzione da deux ex machina, finendo per essere autore di un esorcismo (al pari di quanto accadeva nel capitolo 3). Inserito nella continuità del ciclo, Siccîn 6 rappresenta il classico horror turco di altissima qualità tecnica (ossia con effetti speciali, trucchi, accorgimenti sonori impeccabili e, in genere, un'ottima cinematografia) ma a livello di sceneggiatura appare un pò troppo contorto e con continui e inarrestabili effetti speciali terrificanti. Tra incubi e apparizioni spettrali, non passa un minuto senza che sullo schermo appaiano mostruose epifanie. Fatte benissimo e con alcune trovate visionarie davvero originali ma forse un pò troppo esagerate per quantità, almeno in questo contesto.
Antologia dell'orrore
- Siccîn - La serie completa -
(Ordine cronologico)
1- Siccîn (Alper Mestçi, 2014)
2- Siccîn 2 (Alper Mestçi, 2015)
3- Siccîn 3: Cürmü Ask (Alper Mestçi, 2016)
4- Siccîn 4 (Alper Mestçi, 2017)
5- Siccîn 5 (Alper Mestçi, 2018)
6- Siccîn 6 (Alper Mestçi, 2019)
"La paura è l’emozione più difficile da gestire. Il dolore si piange, la rabbia si urla, ma la paura si aggrappa silenziosamente al cuore." (Gregory David Roberts)
Siccîn 6 (Alper Mestçi, 2019)
F.P. 18/03/2021 - Versione visionata in lingua turca (durata: 94'15")
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