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Decalogo 6

Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film

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La recensione su Decalogo 6

di maso
10 stelle

Decalogo 6 è senza dubbio il mio preferito dell'intero ciclo perché riesce a parlare d'amore senza sviolinare e ponendolo sulla stessa base della presenza di Dio che forse c'è e forse non c'è proprio come questo folle sentimento.
La Bella Figa La Da Spesso (soprannominata così dal protagonista e il suo amico ormai lontano) viene spiata da Tomeck tutte le notti ormai da molti mesi ed il ragazzo neanche ventenne è convinto di esserne innamorato tanto che commette una serie di peccati a ripetizione travolto dalla voglia di averla: le lascia falsi avvisi nella buca delle lettere in modo che si rechi all'ufficio postale dove lui fa l'impiegato per scambiarci due parole, ruba un cannocchiale per osservarla meglio, s'ingelosisce quando la vede amoreggiare con il suo amante e s'inventa una fuga di gas mentendo agli addetti del pronto intervento che si precipitano nell'appartamento della ragazza, trascura la donna che rappresenta sua madre e lo ama quasi più del vero figlio arruolato e lontano, vuole uccidere se stesso afflitto dall'amore oltre a commettere gli atti impuri del comandamento in questione facendolo però apparire come un dettaglio.
Tomeck è convinto che l'amore esiste pur non sapendo bene che cosa sia dato che non lo ha mai praticato ma forse dal suo punto di vista lo si può semplicemente identificare come una gioia indescrivibile che ti fa spingere in girotondo il carrello del latte mentre lo spirito del Decalogo sbigottito osserva la scena senza poter commentare un mistero grande come lui stesso, al contrario di Tomeck la bella ragazza dell'appartamento di fronte lo ha praticato spesso ma non crede esista veramente inasprita dalle tante delusioni però il solo sentirlo dire dal giovane spasimante nei suoi confronti è un motivo valido per mettersi in gioco e rivalutare la cosa.
La relazione fra i due protagonisti è fulminea e drammatica come l'esperienza fisica vissuta da Tomeck, "E' tutto qua l'amore" gli dice la ragazza che ha abusato della sua femminilità ma dopo tutto l'amore è imprevedibile e capace di ribaltare le posizioni in un istante soprattutto per chi lo ha ricevuto e non lo ha capito, forse c'era forse non c'era, forse c'era per qualcuno ma non per tutti e alla fine quasi sicuramente per nessuno.
Kieslowski strizza l'occhio ancora ad Hitch e il suo voyeurismo da finestra sul cortile e come detto trova il suo equilibrio per parlare d'amore in maniera convincente e personale, il caseggiato del Decalogo è più che mai protagonista in quelle finestre che sembrano schermi accesi sulla messa in scena della messa in scena della ragazza oggetto del desiderio di Tomeck interpretata dalla sensuale Grazyna Szapolowska.
Siamo ormai al di la della metà e questa volta non compare un personaggio degli episodi precedenti ma il dottore di Decalogo 9 che esce dal portone con la sua bici incrociando la protagonista.

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