Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Sesto dei dieci capitoli di una saga ispirata a delle leggi religiose. E' un episodio lento, oscuro e silenzioso, morboso come il soggetto - storia di un voyeur e della sua 'preda' - d'altronde necessariamente richiede. L'amore visto come forma di ossessione (e infatti non a caso si inseriscono nella tematica anche sadismo, masochismo e infine suicidio), ovverosia la degenerazione del concetto primordiale, del sentimento inteso nel modo più puro. Allo stesso modo commettere atti impuri è una degenerazione, per il cristiano che si attiene al regolamento qui ricordato, del comportamento sessuale da tenere in vita. Ma l'uomo è debole e quindi, secondo i precetti di questa religione, peccatore per natura.
"Non commettere atti impuri". Un ragazzo spia la vicina di casa, di cui è follemente innamorato. Quando finalmente riesce a incontrarla e confessare il suo sentimento, lei lo schernisce. Il ragazzo tenta il suicidio.
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