Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Un giovane impiegato delle poste (Lubaszenko) si invaghisce di una donna più matura di lui (Szapolowska). Per un anno di seguito la spia col cannocchiale attraverso le finestre (una trovata che al cinema ha spesso un forte richiamo, basti pensare a La finestra sul cortile o L'insolito caso di Mr.Hire), quindi passa all'azione. Con degli avvisi falsi la fa venire all'ufficio postale, le porta il latte a casa e gli procura scocciature varie. Venuti a contatto, i due scopriranno l'alterità della loro ambizione amorosa: disillusa e cinica quella di lei; utopistica ed incantata quella di lui, che, sentendosi rifiutato, si taglierà le vene. Salvato dal pronto intervento dei medici, il ragazzo incontrerà di nuovo la donna, in un soffocante silenzio. Decalogo sei si ispira al comandamento non commettere atti impuri ed è stato confezionato dall'autore - che, al solito, ha scritto la sceneggiatura con Krzysztof Piesiewicz - anche in versione lungometraggio, col titolo italiano (improprio) Non desiderare la donna d'altri. In un silenzio interrotto da poche frasi e parsimoniose note di pianoforte, il film scivola tra due mondi destinati a rimanere separati, ciascuno nella propria solitudine. Ancora una volta la cifra narrativa di Kieslowski, stavolta così essenziale, ci sorprende.
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