Regia di Mirko Virgili vedi scheda film
Interessante horror italiano, realizzato mettendo assieme in maniera originale più suggestioni grazie a una solida e riuscita sceneggiatura. I tanti cliché funzionano quando al servizio di una personale idea di cinema, sviluppata con competenza e con attori convinti del ruolo.
Gestendo un canale online dedicato a casi misteriosi, Michelle (Jennifer Mischiati) giunge in Italia accompagnata da Harold (Giovanni Geo Johnson) e dalla guida Lisa Picone (Martina Tonarelli). I tre raggiungono uno sperduto paesino laziale, Rocca Canterano, a seguito di un video ricevuto da un residente di nome Damiano Marani (Luca Di Giovanni), un ragazzo tormentato da incubi, "paralisi notturne" e che sembra avere sperimentato il "fade out", un particolare stato simile al dormiveglia durante il quale "il piano allucinatorio e quello reale" si sovrappongono. Con sorpresa, scoprono che del giovane non c'è traccia, ma Michelle e i suoi due collaboratori rinvengono alcuni appunti che li spingono in direzione della psicologa Curci (Loredana Cannata). Indagando apprendono dell'esistenza di una famiglia medievale, i Dosideo, coinvolti in una serie di macabri rituali che contemplano sacrifici di bambini, da compiere ogni sette anni durante una notte di novilunio. Scoprono anche che Marani non soffre di "paralisi del sonno" ma è invece posseduto dallo spirito di Giulia, trentacinquesima vittima della pericolosa - e ancora attiva - setta.
"L'abisso... più si scende, maggiore è il pericolo di finire schiacciati dal suo peso." (Dottoressa Curci)
Con il contributo della Regione Lazio Mirko Virgili, supportato in sceneggiatura da Salvatore Lizzio e Filippo Santaniello, realizza un horror piuttosto intrigante che parte debolmente, apparendo come il solito "mockumentary", ma poi segue una strada del tutto personale. Per una volta la sceneggiatura sovrasta la forma, limitata negli effetti speciali sostanzialmente dal basso budget a disposizione del cast tecnico. Ciò non impedisce a Virgili di realizzare un film esteticamente curato, con riprese nettamente superiori alla media (ottima ad esempio la fotografia) e con interpretazioni del tutto credibili. Oltre all'attrice di lungo corso Loredana Cannata (sensuale protagonista del dimenticato La donna lupo di Aurelio Grimaldi e, agli esordi, ospite anche in un episodio della serie diretta da Tinto Brass, "Corti circuiti erotici" - Specchio, specchio delle mie brame), decisamente riuscito è il personaggio di Michelle, reso ottimamente sullo schermo dalla brava Jennifer Mischiati, bella presenza femminile che dal 2011 appare in diversi horror (ad esempio anche nell'altrettanto riuscito The curse of blind dead di Raffaele Picchio). A Luca Di Giovanni spetta invece il difficile compito di spaventare, calato nel ruolo di posseduto che parla con voce ibrida (tramite lui si esprime lo spettro di Giulia) mentre è truccato con occhi incassati, fastidiose lenti a contatto e dalla bocca vomita sciami di mosche (effetto in CGI comunque di buon impatto).
Dai discorsi dei protagonisti sembrerebbe essere stato girato nel 2018 (la mamma di Giulia, si riferisce all'omicidio della figlia parlandone come avvenuto nove anni prima, nel 2009) ma è stato rilasciato solo nel mese di marzo 2021, direttamente in streaming. Fade out, a nostro parere, risalta per la bella sceneggiatura e le professionali caratterizzazioni degli attori, nonché per uno stile del tutto unico da parte del regista, che riesce a rendere interessanti tematiche già viste: dalle riprese notturne in camera di Marani, sullo stile del precursore Paranormal activity (Oren Peli, 2007), ai tanti falsi documentari contraddistinti dall'ormai classica peculiarità di "nastri perduti", senza dimenticare le scene di possessione vagamente in debito con L'esorcista (William Friedkin, 1973).
"Quando ci giriamo e rigiriamo nel letto, è perché cerchiamo di indovinare in quale lato la notte ha nascosto il sonno."
(Fabrizio Caramagna)
Trailer
F.P. 06/08/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 85')
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