Trama
Harold Cooper e Michelle Meyer sono reporter inglesi che gestiscono un canale YouTube dove raccolgono servizi su fenomeni paranormali. Un giorno vengono contattati dal trentacinquenne Damiano De Loi che vive in Italia nel comune di Rocca Canterano. Damiano soffre di atroci disturbi del sonno. Il più ricorrente è il fade out in cui il piano reale e quello allucinatorio si sovrappongono dando luogo a paralisi ipnagogiche. Durante le paralisi, Damiano è perseguitato da una bambina che lo fissa immobile ai piedi del letto. Harold e Michelle credono di poter realizzare un ottimo servizio e prima di partire per l'Italia si accordano con Lisa Picone, una reporter che gli farà da assistente. Atterrati a Roma, Harold e Michelle incontrano Lisa e partono per Rocca Canterano dove scoprono che Damiano De Loi è scomparso. La casa è in disordine e sul soffitto di una stanza c'è il disegno di una bambina circondata da uomini con la testa d'animale. In casa i reporter trovano il promemoria di un appuntamento di Damiano De Loi da una psicologa, la quale lo aveva sottoposto a un ciclo d’ipnosi. Vedendo i filmati, i reporter scoprono che Damiano parla con voce di bambina, dice di chiamarsi Sofia e di trovarsi al buio insieme ad altri bambini. Damiano non soffre di sonnambulismo ma è posseduto da Sofia, sparita dal paese qualche anno prima. I reporter scoprono che in quella zona, dal 1760, sono spariti 35 bambini, uno ogni sette anni. A ucciderli fu un nobile membro della famiglia Dositeo che con la loro morte cercava di annullare la propria. Fu catturato e bruciato in piazza. Ma i bambini continuarono a sparire, sacrificati dalla setta formatasi in onore di Dositeo. Adesso manca l'ultimo sacrificio per arrivare a 36 vittime, ossia il numero dei 12 apostoli moltiplicato per il numero perfetto 3. A quel punto la setta porterà in vita l'antenato che aprirà le porte dell'inferno. I reporter sono gli unici che possano impedirlo.
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Commenti (1) vedi tutti
Interessante horror italiano, realizzato mettendo assieme in maniera originale più suggestioni grazie a una solida e riuscita sceneggiatura. I tanti cliché funzionano quando al servizio di una personale idea di cinema, sviluppata con competenza e con attori convinti del ruolo.
leggi la recensione completa di undying