Regia di Harold Ramis vedi scheda film
In un prestigiosissimo circolo di golf si incontrano miliardari snob, caddies zelanti, bellissime ragazze, un guardiano svitato e... una marmotta che ha deciso di sabotare a ogni costo il terreno da gioco.
Nelle intenzioni dei suoi autori, Scuola di golf (da noi noto anche come Palla da golf, o semplicemente col titolo originale Caddyshack) doveva essere un ideale nuovo capitolo, riveduto e ricontestualizzato, delle disavventure demenziali dei personaggi della rivista comica National lampoon. Il secondo film scritto da Douglas Kenney, fondatore di quel leggendario magazine, in collaborazione con Brian Doyle-Murray e con il regista Harold Ramis, a due anni di distanza dal successo strepitoso ottenuto con Animal house (1978); per Ramis si tratta fra l'altro del debutto assoluto dietro la macchina da presa. Gag strampalate, dialoghi farciti di giochi di parole, battute e situazioni politicamente scorrette per l'epoca con un tocco di follia per mescolare il tutto: la ricetta della pellicola è questa, eppure il successo programmato (o quantomeno sperato) non venne sfiorato nemmeno. Di sicuro Kenney - così narra A futile and stupid gesture (2018), la sua biografia sotto forma di film - all'epoca era davvero fuori forma, per non dire direttamente fuori di testa (morirà poco dopo, a quanto risulta per un banale incidente) e il suo impatto negativo sull'opera fu immediatamente riconosciuto; Scuola di golf rimane però un lavoro realmente sciatto in termini di costruzione comica, nel quale una vaga sottotrama funge da pretesto per una serie di scenette non troppo originali ambientate nel luogo del titolo. Altro non c'è, se si escludono i nomi di richiamo nel cast, fra i quali Chevy Chase, Bill Murray, Michael O' Keefe, Cindy Morgan, Rodney Dangerfield e Scott Colomby. La carriera di Ramis regista e di Chase protagonista proseguirà a ogni modo nello stesso segno: nel 1983 gireranno insieme National lampoon vacation. 3/10.
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