Regia di Giuseppe Lo Conti vedi scheda film
Indifendibile esordio in regia, destinato a rendere il genere horror e thriller - quando trattato in Italia - sempre meno interessante. Realizzare film così, poi spacciati per americani con titolo e locandina fasulla, significa non avere alcun rispetto per il pubblico.
Erika, orfana e titolare di un negozio di abbigliamento, riceve la visita di un notaio: ha ereditato una villa. Perplessa dall'insolita notizia, assieme alla sua dipendente e i due fidanzati, Erika decide di visitare la tenuta.
Con Haunted identity (titolo traditore in inglese, che cela in realtà un "no budget" italiano) ci troviamo di fronte a un altro esordio che è destinato a declassare ulteriormente il cinema horror e thriller. Recitazioni da teatrino scolastico, al servizio di una sceneggiatura che nemmeno lontanamente affronta il genere. La regia si adagia sul semplice "buona la prima", il doppiaggio è tremendo e in genere il taglio è quello di una soap opera priva di ritmo. Colonna sonora standard, senza alcuno spunto in grado di vivacizzare minimamente la lenta e inutile visione. Perché continuare ad offendere l'horror - e il suo pubblico - girando film (inguardabili) quando non si hanno mezzi, attori e idee? Operazioni come questa dovrebbero essere destinate a una selezione per un "nulla osta" ufficiale, prima di essere messe in circolazione con tanta semplicità.
"Prima di lavorare sull’intelligenza artificiale, perché non facciamo qualcosa per la stupidità naturale?" (Steve Polyak)
Trailer
06/06/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 95'21")
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