Regia di Giuseppe Lo Conti vedi scheda film
Indifendibile esordio in regia, destinato a rendere il genere horror e thriller - quando trattato in Italia - sempre meno interessante. Realizzare film così, poi spacciati per americani con titolo e locandina fasulla, significa non avere alcun rispetto per il pubblico.
Haunted Identity (2021): locandina
Erika, orfana e titolare di un negozio di abbigliamento, riceve la visita di un notaio: ha ereditato una villa. Perplessa dall'insolita notizia, assieme alla sua dipendente e i due fidanzati, Erika decide di visitare la tenuta.
Haunted Identity (2021): scena
Con Haunted identity (titolo traditore in inglese, che cela in realtà un "no budget" italiano) ci troviamo di fronte a un altro esordio che è destinato a declassare ulteriormente il cinema horror e thriller. Recitazioni da teatrino scolastico, al servizio di una sceneggiatura che nemmeno lontanamente affronta il genere. La regia si adagia sul semplice "buona la prima", il doppiaggio è tremendo e in genere il taglio è quello di una soap opera priva di ritmo. Colonna sonora standard, senza alcuno spunto in grado di vivacizzare minimamente la lenta e inutile visione. Perché continuare ad offendere l'horror - e il suo pubblico - girando film (inguardabili) quando non si hanno mezzi, attori e idee? Operazioni come questa dovrebbero essere destinate a una selezione per un "nulla osta" ufficiale, prima di essere messe in circolazione con tanta semplicità.
Haunted Identity (2021): scena
"Prima di lavorare sull’intelligenza artificiale, perché non facciamo qualcosa per la stupidità naturale?" (Steve Polyak)
Trailer
06/06/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 95'21")
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