Regia di Kevin Elders vedi scheda film
Simon è un aitante agente dell’Interpol che ama i colori del giallo e del nero. Scorrazza sulla sua moto, fasciato da una tuta impeccabile, ovviamente tutto in giallo e nero, impegnato in pedinamenti mozzafiato. Grazie alle diavolerie tecnologiche dei suoi due fidi Micro e Macro – sempre vestiti da frati – che operano in una centrale mimetizzata all’interno di un convento, Simon è costantemente informato su tutto ciò che accade nel mondo esterno. Quando un suo vecchio collega gli chiede di aiutarlo in un caso di rapimento legato a un traffico d’armi, architettato dal perfido Ashton, Simon non si tira indietro e inizia a mettere a ferro e fuoco la Costa Azzurra, teatro delle operazioni. Ulteriore brillante performance attoriale di Dennis Rodman (dopo “Double Team – Gioco di squadra”), campione di basket dai capelli ossigenati e dal fisico bestiale, che ha giocato per i Chicago Bulls e i Los Angeles Lakers ed è, per inciso, anche l’unico motivo per vedere questo film, che fa il verso all’ipertecnologicità di Ethan “Mission Impossible” Hunt o dell’agente 007. Tedioso da morire: nei rari momenti di azione fracassona rischia di svegliare il povero spettatore assopito. Forse verrà riscoperto... tra vent’anni.
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