Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Durante tempi come i nostri, in cui la condanna a morte è argomento d’ogni giorno, ci si preoccupa unicamente di trovare motivazioni valide su cui far poggiare la propria opinione al riguardo. Ma nell’anno del Decalogo, quel lontano 1988, il tema era immensamente più delicato, specie nei paesi dove la pratica era in vigore. Polonia compresa. Kieslowski non ricerca il peccato originario ma le origini del peccato, per porre agli occhi del mondo le realtà che vengono tralasciate ingiustamente nel dare sentenze e giudicare d’istinto. E’ uno degli episodi più “terreni” del Decalogo, in cui radici della natura umana e brutalità delle istituzioni occupano il centro della scena. La condanna nasce molto prima della sentenza.
ai significati filosofici si aggiungono quelli politici. Una storia emblematica che spalanca sentieri di riflessione senza voler imporre opinioni: in perfetto stile Kieslowski.
eccezionale
buona prova
se la cava bene
ingiudicabile
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta