Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Anna Maddalena Paradine, una donna di origine italiana che vive a Londra, è accusata di aver avvelenato il marito, un anziano colonnello cieco.
La signora Paradine, tramite il proprio legale, ingaggia il brillante principe del Foro inglese Anthony Keane. Nonostante l'avvocato sia felicemente sposato da 11 anni, si infatua della misteriosa e altera cliente e la moglie Gay capisce che l'infatuazione è profonda e potrà causarle problemi. Quando però il marito si appresta ad abbandonare il caso, preme perché continui e tenti di salvare la vita alla sua cliente. Gay sa che un verdetto di colpevolezza, seguito dall'impiccagione della vedova Paradine, causerebbe per loro una rottura insanabile...
Questo film ha una storia particolare, originariamente aveva la durata di 3 ore ma venne tagliata a 2 ore e 12 minuti dal produttore, che dopo la seconda presentazione mondiale decise di effettuare un'ulteriore riduzione portandola a 1 ora e 44 minuti. Sfortunatamente nel 1980 la pellicola originale venne distrutta da un'alluvione, facendo perdere per sempre la conoscenza della stesura originale.
Hitchcock non lo ritenne mai uno dei suoi film migliori, tra i motivi gli attori. Al posto di Alida Valli avrebbe voluto Greta Garbo e al posto di Gregory Peck Laurence Olivier. Comprensibile, nessuno dei due mi ha entusiasmato. È invece eccellente Charles Laughton che mi è piaciuto addirittura di più che in Jamaica Inn.
Charles Laughton è la vera star del film
Il film ebbe un costo spaventoso, oltre i 4.250.000$, venne accolto dalla stampa con molte riserve e giudizi negativi: gli incassi furono insufficienti a coprire i costi di produzione.
La storia è poco chiara e la sceneggiatura prolissa e troppo elaborata, tuttavia è molto bella la parte di film in tribunale, mi è sembrata propedeutica ad I Confess, film di 6 anni dopo. Come in I Confess è praticamente assente lo Humor.
Voto: 6.5/10
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