Regia di Alan Bridges vedi scheda film
"Kitty si fece coraggio con una risata.- Ma hai proprio dimenticato tutto! - esclamò e gli corse incontro su per le scale,facendo tintinnare le chiavi con l'aria compunta della brava donna di casa.Io rimasi da sola con la penombra e gli oggetti familiari.Il crepuscolo fluiva,umido e freddo,dal giardino,quasi a voler spegnere il fuoco della confusione che si era acceso nel nostro focolare,e l'arredo della casa,che il vecchio legno ben lucidato rendeva molto visibile nella morbidezza opaca della sera,sembrava accorgersene.Un che di bizzarro era penetrato nella casa e ogni cosa ne era sgomenta,perfino il tempo."
Rebecca West " The Return of the Soldier" 1918
"Il dolore,Chris,non dura.Ma a volte si desidera che resti."
Jenny Baldry / Ann-Margret
Inghilterra,Prima Guerra Mondiale.Nella fastosa dimora della famiglia Baldry,la bellissima e altezzosa Kitty (Julie Christie) e la devota Jenny (Ann-Margret) ,rispettivamente moglie e cugina,attendono con ansia notizie di Chris Baldry (Alan Bates),che combatte sul fronte francese.
Kitty,con le convenienze mondane di una vita fatua e lussuosa cerca di rimuovere il dolore per la perdita del loro bimbo,di soli due anni;Jenny,invece,coltiva in segreto il suo amore per il cugino e i ricordi d'infanzia,che li ha visti complici compagni di giochi.
Ma la comparsa, nell'algido salone di Baldry Court, di Margaret Grey (Glenda Jackson),spezza il tranquillo,ma fragile equilibrio di una vita asettica e distaccata.Margaret,dall'aspetto dimesso e appassito,rivela di aver ricevuto al suo vecchio indirizzo un telegramma di Chris,che è ricoverato in un ospedale di Londra in stato confusionale e vuole rivederla al più presto.
Incredule Kitty e Jenny si affrettano a cercarlo,ma quando lo ritrovano scoprono una realtà sconvolgente e inaspettata.Il capitano Chris Baldry,per lo schock degli orrori della guerra,ha perso la memoria degli ultimi quindici anni,non ricorda di essere sposato con Kitty,tratta Jenny con distratta condiscendenza e vuole solo rivedere Margaret,il suo grande amore di un tempo.
Tornato a casa,riceve le visite della sua ex-fidanzata,con lo sprezzante beneplacito della moglie ("Non sopporto l'odore della povertà...") e il comprensivo consenso del marito di lei,e insieme ripercorrono i luoghi del loro amore appassionato.Ma anche se Chris sembra al colmo della felicità,viene chiamato per un consulto il dottor Anderson (Jan Holm),che però ritiene che sia pericoloso cercare di far tornare la memoria al malato,per timore di un crollo nervoso.
Sarà Margaret,anch'essa segnata da una maternità spezzata,rinunciando all'illusione di un amore rinato,a trovare la strada,dolorosa ma imprescindibile,per restituire Chris al mondo a cui appartiene e alla vita di un tempo.
Tratto dal sorprendente,omonimo,romanzo d'esordio di Rebecca West (1892 - 1983 ),pseudonimo di Cicely Isabel Fairfield,scrittrice e giornalista di precoce talento e attenta osservatrice del suo tempo,"The return of the soldier" è un avvincente e sottile incursione nel complesso intreccio di sentimenti repressi e soffocati,"una storia di verità e passioni segrete che minano dall'interno il guscio vuoto dell'istituzione matrimoniale e le convenzioni che essa si porta dietro." (Benedetta Bini)
Diviso in questo triangolo femminile dalle differenti e laceranti pulsioni,Alan Bates rende con grande sensibilità interpretativa lo spaesamento di un uomo segnato da dolorose esperienze e insofferente ad una vita di sola apparenza,che ritrova la vitale freschezza di una passione giovanile,ben affiancato per la terza volta ( dopo "Far from the Madding Crowd" 1967 e "The Go-Beteween" 1970 ) da una splendida Julie Christie,da una dolce e devota Ann-Margret e da un'intensa e sofferta Glenda Jackson,il personaggio femminile più vibrante di dolorosa umanità.
Immerso nella bellissima natura del Sussex,ben restituita dalla suggestiva fotografia di Stephen Goldblatt,impreziosita dall'accurata ed elegante scenografia di Luciana Arrighi (premio Oscar per "Howards End" ) , "The Return of the Soldier" scandaglia il complesso sistema di relazioni di una società postvittoriana,che si deve confrontare con gli orrori di un traumatico conflitto bellico,che ferisce i corpi e le menti di un'intera generazione,e che sconvolge la quiete convenzionale e ingannevole di un microcosmo lussuoso e claustrofobico.
Attingendo al suggestivo romanzo breve di Rebecca West,Alan Bridges affronta e risolve con sobria coesione narrativa temi diversi e interdipendenti,come la follia della guerra,l'elaborazione di un lutto,il dolore di una paternità e maternità mancate,i conflitti di classe,concentrando sulla sensibile interpretazione di un cast superbo i dolorosi conflitti di un dramma umano e psicologico da cui escono feriti e in parte sconfitti tutti i suoi protagonisti.
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