Un incidente, provocato da un cigno che si abbatte sul parabrezza di un'automobile, causa la morte di due donne e il ferimento di Alba, che è costretta a subire l'amputazione di una gamba. L'operazione la finisce un chirurgo-pittore che le amputa anche l'altra perché la donna risulti copia vivente dei suoi stravaganti quadri. L'incidente lascia vedovi due entomologi gemelli ex siamesi che lavorano per uno zoo filmando i tempi e le fasi di disfacilmento di animali morti. I due mutano in passione l'odio nei confronti della sopravvissuta.
Note
Film pieno di rebus, sciarade e indovinelli (che si perdono nel doppiaggio). Tra i migliori di Greenaway
Il confine tra la vita e la morte è colmo di inquietudine, perché è attraversato dall’aria in movimento e bersagliato dalle luci intermittenti. La decomposizione, come l’agonia, è un processo pulsante, che respira al ritmo di un continuo andirivieni di giorni e notti. La regolare alternanza di bianco e nero nel manto di una zebra (e di strisce piene e… leggi tutto
"Il cinema è troppo importante per lasciarlo fare a chi racconta [solo] delle storie". Peter Greenaway è un regista di origine gallese (Newport), le cui radici artistiche affondano nella pittura, matrice che si riverbererà su tutta la sua successiva produzione da cineasta. Mentre studia presso il "Walthamstow College of Art", comincia a interessarsi di cinema dopo essere stato folgorato… leggi tutto
Tutto ha inizio con un incidente stradale nel quale perdono la vita due donne mentre una terza ne esce mutilata. I mariti delle due decedute, che sono gemelli (Eric e Brian Deacon), diventano col tempo gli amanti della sopravvissuta (Andrea Ferreol) mentre continuano il loro lavoro allo zoo cittadino, riprendendo animali morti in via di putrefazione... Lo zoo di Venere, scritto e…
“It’s the only leg I’ve got left. How much of your body can you lose and still recognize yourself? Oh, two legs look so good together, don’t you think? They complement one another. It’s obvious they were made for each other!” “Like us.” “Like your legs, Alba: we are complementary.”
Un bislacco incidente stradale…
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
Lista in ordine sparso di colonne sonore in abbinata perfetta alla pellicola. Quei pezzi che sono imprescindibilmente uniti alle immagini, capaci di evocare solo al minimo accenno quel film.
Per il momento ho inserito…
È notte. Una macchina si schianta contro un cigno e successivamente contro un palo, a bordo di essa c’è una donna al volante ricoperta di piume e uova rotte che urla per il dolore, e due donne sedute dietro, con le teste appoggiate tra di loro; mentre tutto ciò accade 2 ragazzini tirano con fatica per il guinzaglio il loro cane, dietro di loro vi è…
Ma come si fa a fare una lista?!
Ecco solo alcuni titoli, in ordine sparso, di alcuni - solo alcuni peraltro - "miei" registi, e dei loro, nostri film.
Con grande sofferenza, di ciascun regista ho…
La zebra e' nera con le striscie bianche o e' bianca con le strisce nere....ecco una delle battute fulminanti di questo film grottesco dove come un frullatore si mischiano incesti,ricerche naturalistiche,evirazioni e quant'altro.....questo non -cinema ha piu' estimatori delle formiche nere e io continuo a essere dubbioso se Greenaway continui tranquillamente a prenderci in giro con questo suo…
Spesso messi in secondo piano, oscurati dal nome ingombrante del regista, vi sono, nella storia del cinema, direttori della fotografia che, questa storia del cinema, l’hanno fatta - o che la stanno facendo. Il loro…
Film sicuramente unico, dal grande impatto estetico e dai numerosi richiami filosofici. Non è fluido nè immediato e questa è forse una pecca o comunque un limite, almeno per chi si accosta al cinema come ad un'opera d'intrattenimento. Per chi invece vuol studiare, capire, questo film può essere una porta verso nuovi orizzonti. La colonna sonora è particolare, strane le atmosfere e originali…
Terzo lungometraggio di Greenaway, "Lo Zoo di Venere" è un film ricco di sfaccettature e significati che per coglierli e comprederli non basta certo una visione. Ammetto di non aver compreso tante cose, ma ciò non intacca la mia opinione perchè questo film ipnotizza e cattura, di indubbio fascino e bellezza.
a volte un film è qualcosa di più che il racconto di una storia, può trasformarsi in un viaggio . questa opera contamina e procede disturbante, mortifera, pasoliniana suscitando un susseguirsi di sentimenti e emozioni contrastanti lasciando che su tutto prevalga il desiderio. come chiamare altrimenti quel movimento interno ad arrivare alla fine: questo film è il…
Il confine tra la vita e la morte è colmo di inquietudine, perché è attraversato dall’aria in movimento e bersagliato dalle luci intermittenti. La decomposizione, come l’agonia, è un processo pulsante, che respira al ritmo di un continuo andirivieni di giorni e notti. La regolare alternanza di bianco e nero nel manto di una zebra (e di strisce piene e…
"Il cinema è troppo importante per lasciarlo fare a chi racconta [solo] delle storie". Peter Greenaway è un regista di origine gallese (Newport), le cui radici artistiche affondano nella pittura, matrice che si riverbererà su tutta la sua successiva produzione da cineasta. Mentre studia presso il "Walthamstow College of Art", comincia a interessarsi di cinema dopo essere stato folgorato…
...per lasciarlo fare ai narratori di storie. » --- Nell’anno del Signore 2000 Bologna ha avuto il ruolo di capitale europea della cultura. Tra le altre iniziative, Peter Greenaway realizzò nel…
Lifting the mask from a local clown
Feeling down like him
Seeing the light in a station bar
And travelling far in sin
Sailing downstairs to the northern line
Watching the shine of the shoes
And hearing the trial…
Greenaway dipinge la pellicola cinematografica e crea un quadro, un'opera d'arte in movimento che va analizzata, vivisezionata, decomposta, rivista per cogliere il significato ultimo o meglio i significati ultimi che da essa si dipartono, si aggrovigliano, si fondono. Il regista forgia la propria materia per dar vita alle proprie idee, al proprio pensiero, alla propria logica (ir)razionale; lo…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (3) vedi tutti
Sconvolgente incubo sui temi della menomazione fisica e della decomposizione organica.
leggi la recensione completa di Roberto T.Z if for me
commento di ZPura ARTE.10 Ottima l'interpretazione di Vocativo.
commento di kotrab