Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Onora il padre e la madre, rispetta le loro decisioni, non oltrepassare il confine del peccato scavalcando le posizioni, asseconda le tue sensazioni senza però bruciare in malsane passioni, trova la tua strada perchè inevitabilmente la vita impone dubbi scelte e separazioni, il mestiere ingrato del genitore gli impone di donare amore a profusione senza mai cedere all'impulso del corpo quindi tieni lontana da te l'idea di tale manifestazione, sembra proprio questo il punto di vista di Kieslowski espresso in Decalogo 4: per raccontare la violazione di un comandamento che può essere infranto in cento e più modi diversi il maestro ha scelto la strada più scabrosa visto che la protagonista Anna dopo aver perso la madre da piccolissima sviluppa un'attrazione fisica per il padre che l'ha cresciuta arrivando a pensarlo anche quando è a contatto con un maschio della sua età.
Una lettera galeotta della madre nascosta fra le sue carte incombe ormai da anni sulla curiosità di scoprire che ci sia scritto proprio quello che le permetterebbe di far crollare quel legame di paraentela così castrante.
Drammaticamente il tutto accade scatenando un gioco della verità fra padre e figlia non più tali che rischia di dividerli per sempre ma non è tutto come sembra e il doppio colpo di scena finale ribalta la situazione così tante volte da lasciare aperta l'interpretazione della storia e allo stesso tempo rafforzare l'importanza dell'azione compiuta da Anna nell'aprire quella lettera affrontando le conseguenze.
Decalogo 4 è da molti amato e preferito agli altri per l'intensa drammaticità della storia servita su un piatto d'argento a due attori degni di lode soprattutto Adrianna Biedrzynska che è doppiamente attrice, nella vita e nel film ma anche nella vita del film che gioca molto sullo sdoppiamento dei ruoli: figlia/spasimante, padre/amante fino al doppio salto finale, anche lo spirito del Decalogo fa una doppia apparizione prima sopra la canoa sul lago e poi sul viottolo mentre la trasporta a braccia destando l'attenzione dei due protagonisti che ovviamente avvertono la sua presenza, c'è infine la comparsata del medico di Decalogo 2 ma questa volta non è possibile stabilire se la sua storia sia già accaduta come per il professore di Decalogo 1.
E' forse il meno movimentato e il più parlato del ciclo di film ma si impenna nel finale come pochi altri aprendo la strada ai bellissimi successivi 2 capitoli.
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