Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
La noia è al centro del discorso, la noia è la vera protagonista del romanzo e del film, in un paio di accezioni. Si sbadiglia parecchio. La noia della gioventù, la noia dei benestanti, la noia del sesso senza sentimenti, la noia come misura dei rapporti interpersonali - emblematico quello con la madre, che arriva ad accusare il figlio di cercarla solo per questioni di soldi. I rapporti (complicati, tesi, irrigiditi dalla noia) proseguono per inerzia ed anche il suicidio è un atto causato dalla noia e che in noia finisce: nonostante quanto successo, tutto sembra pronto a ricominciare. Nulla di indispensabile.
Un ragazzo ricco, viziato e nullafacente intreccia una relazione a sfondo esclusivamente sessuale con la modella di un pittore. Quando viene a scoprire che la ragazza ha un altro uomo, però, il suo attaccamento a lei si fa morbosoe tenta il suicidio.
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