Dino, scoperta la sua incapacità di comunicare con la gente, si abbandona all'ozio più completo in compagnia di Cecilia, una modella per la quale prova solo attrazione sessuale. Anche questa relazione potrebbe portarlo alla noia se Dino non venisse a sapere che la ragazza lo tradisce. Pur di tenere la donna legata a sé, Dino le chiede di sposarlo. Sconvolto per il rifiuto della ragazza tenta il suicidio.
Note
Damiani trae il suo film dall'omonimo romanzo di Moravia e si fa aiutare in sede di sceneggiatura da Tonino Guerra e Ugo Liberatore. Non del tutto riuscito, e con un cast balordo, ma con una certa atmosfera di fondo.
La noia di Dino (l'aitante tedesco Horst Buchholz), pittore naïf di agiata famiglia, è dovuta ad una condotta fatua, ove i rapporti interpersonali sono ridotti a meccanici e inconsistenti contatti umani. La madre (Bette Davis) è sentimentalmente distaccata, benché si preoccupi dello status del figlio e dei bisogni che gli garantiscono, agli occhi… leggi tutto
ottimo film,pieno di disperazione e redenzione,il protagonista affogato nella noia e nella depressione, riesce a ritrovare interesse nella vita attraverso una ragazza disinibita e apparentemente immorale,e che riuscira'malgrado un amore compulsivo e possesivo a ritrovare se stesso e forse una via d'uscita. leggi tutto
Il film risulta alquanto noioso ed il titolo è adeguato. Ma il vero problema è l'anaffettività del protagonista che, nonostante abbia tutto per essere felice si crogiola nella sua incapacità di evolversi accusando chi gli sta intorno. Infatti sia la madre che la ragazza di cui si è invaghito hanno una vita piena di interessi malgrado possano essere criticabili… leggi tutto
La noia di Dino (l'aitante tedesco Horst Buchholz), pittore naïf di agiata famiglia, è dovuta ad una condotta fatua, ove i rapporti interpersonali sono ridotti a meccanici e inconsistenti contatti umani. La madre (Bette Davis) è sentimentalmente distaccata, benché si preoccupi dello status del figlio e dei bisogni che gli garantiscono, agli occhi…
Il film risulta alquanto noioso ed il titolo è adeguato. Ma il vero problema è l'anaffettività del protagonista che, nonostante abbia tutto per essere felice si crogiola nella sua incapacità di evolversi accusando chi gli sta intorno. Infatti sia la madre che la ragazza di cui si è invaghito hanno una vita piena di interessi malgrado possano essere criticabili…
Quel poco che ho visto, diretto da Damiani, è stato ed è più che sufficiente per farmelo tenere in grande considerazione e rendergli qui un piccolissimo omaggio, visto che è scomparso pochi giorni fa. …
Oggi ho ricevuto la segnalazione hai 5 nuovi messaggi : Tre, cliccando, sono usciti (Hupp 2000 e GianniSV) ; gli altri due no e mi rimane la scritta hai 2 nuovi messaggi. Clicco e riclicco ma niente, la…
Non sempre i film tratti dai libri di moravia centrano il bersaglio,ma questo girato da Damiani e' simpatico con Bette Davis nel cast e una grande Spaak che illumina il film di luce propria.Sono sempre piu' convinto che sia stata una delle icone nel nostro cinema negli anni sessanta,bellissima e sbarazzina come conviene al film.
La noia è al centro del discorso, la noia è la vera protagonista del romanzo e del film, in un paio di accezioni. Si sbadiglia parecchio. La noia della gioventù, la noia dei benestanti, la noia del sesso senza sentimenti, la noia come misura dei rapporti interpersonali - emblematico quello con la madre, che arriva ad accusare il figlio di cercarla solo per questioni di soldi. I rapporti…
"La noia" diretto nel 1963 da Damiano Damiani,
devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia si svolge a Roma nel periodo estivo e
racconta che Dino,giovane di famiglia ricca,che
fa il pittore.
Ma un giorno decide di lasciare la pittura e
scoperta la sua incapacità di comunicare con la gente,
si abbandona all'ozio più completo in compagnia di Cecilia,
che era la modella del suo…
Non è stato tanto fortunato Alberto Moravia col cinema. Generalmente, gli adattamenti filmici dei suoi romanzi hanno sempre più o meno deluso (ad eccezione, forse, de La romana e La ciociara). La trasposizione del suo romanzo più sensuale non fa eccezione: se dal punto di vista formale non può che reputarsi certamente corretto e diligente…
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Commenti (4) vedi tutti
Un classico di sempre con una seducente Spaak.
leggi la recensione completa di ezioPietra miliare del cinema italiano
commento di dussoDà noia.
commento di sasso67noioso ai limiti del parossismo.
commento di kkk