Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
La sera della vigilia di Natale, Janusz ritrova Ewa, di cui un tempo era innamorato. L'uomo, ora sposato, si lascia coinvolgere nella ricerca del marito di lei, misteriosamente scomparso, fino a scoprire che si trattava di un trucco della donna per non trascorrere la vigilia in solitudine.
Forse uno degli episodi più cupi del Decalogo nonostante l'ambientazione natalizia, riflette l'intimo bisogno di trovare un contatto umano da parte di una donna sola, che inventa una colossale balla pur di passare alcune ore della vigilia di Natale insieme all'uomo con cui aveva avuto una relazione qualche anno prima; l'uomo si lascerà trascinare dalla donna non per amore, ma da residui sentimenti di colpa e di responsabilità. Le dinamiche che stanno alla base delle azioni dei personaggi sono esplorate nella loro complessità con la consueta intelligenza drammaturgica, nonostante la breve durata dell'episodio, inferiore ad un'ora. Nei vari episodi che compongono la traversata notturna di Varsavia dei due personaggi emergono sentimenti come la delusione, lo scetticismo, l'amarezza e, nella breve visita ad un sanatorio per alcolizzati, ci troviamo di fronte ad una crudeltà quasi bunueliana nell'assistere ad un perverso funzionario che si diverte a torturare i poveri degenti seminudi. Nella coppia di attori protagonisti a vincere in gara di bravura è l'intensa Maria Pakulnis, ben calibrata sul difficile personaggio di Ewa, ma anche il divo polacco Daniel Olbrychski, protagonista di tanti film di Wajda, se la cava con un apprezzabile talento. Questo episodio non rientra fra i miei preferiti della serie, ma non si può negare l'efficacia nella visualizzazione scenografica di una Varsavia priva do ogni glamour.
voto 8/10
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