Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Terzo dei dieci capitoli di una saga ispirata a delle leggi religiose. La menzogna è la vera protagonista della storia, sarcasticamente accostata al comandamento del cristianesimo secondo cui occorrerebbe 'santificare' i giorni festivi. E invece questo Natale narrato è all'insegna della falsità, della scorrettezza, dell'inganno: lui fugge dalla famiglia, sia pure solo momentaneamente, inventando una scusa; lei attira lui con una balla colossale. E, ciononostante, lo odia profondamente, come dichiara più volte: è il ritratto di una donna sola e ormai arresasi alla solitudine, che in fondo non odia i suoi ex-amanti, quanto per riflesso l'intero genere umano. Questo non è certo il modo migliore per celebrare la festività natalizia onorando la divinità, ma probabilmente è quanto di più umano (debole, naturalmente) possa verificarsi.
"Ricordati di santificare le feste". La notte di Natale una donna chiama l'ex amante, ora sposato e con figli, per supplicarlo di aiutarla nel ritrovare il suo attuale uomo. Una notte di disperate ricerche fra ospedali, commissariati e perfino l'obitorio, per poi confessare che la donna al momento non ha nessun uomo.
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