Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Una donna si accorge di aspettare un bambino dal suo amante mentre il marito è ricoverato in ospedale in fin di vita. Chiede al medico curante una previsione sulle possibilità di sopravvivenza del marito: se dovesse morire, terrà il bambino, altrimenti preferirebbe abortire. Il dottore le dice che il marito è quasi sicuramente spacciato, ma l'uomo riuscirà infine a superare la crisi...
Il secondo episodio del Decalogo tocca problematiche morali estremamente spinose (come la scelta sull'aborto legata al possibile decesso del marito) e le affronta col consueto rigore e una sorprendente delicatezza; dal punto di vista del coinvolgimento emotivo, forse non è uno degli episodi più significativi della serie, un passo indietro rispetto al bellissimo episodio iniziale, ma rimane affascinante soprattutto per la bravura del regista nel suggerire informazioni in maniera indiretta, obliqua (ad esempio sul passato del Medico curante, che a sua volta aveva avuto un'esperienza luttuosa piuttosto traumatica). Ben diretto il cast, con un'eccellente Krystina Janda, una delle più brave attrici polacche che fu protagonista dell'Uomo di marmo di Wajda, accoppiata al più anziano ma ugualmente efficace Aleksander Bardini. La durata, come sempre, è molto breve (55 minuti), ma lo stile di Kieslowski ne guadagna in concisione.
voto 8/10
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