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Dracula (V)

Regia di Mario Salieri vedi scheda film

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La recensione su Dracula (V)

di undying
6 stelle

Versione per adulti che in minima parte si ispira - a cominciare dal manifesto - al Dracula di Francis Ford Coppola. Opera di Mario Salieri, uno dei nomi più influenti e interessanti dell'hard italiano di ultima generazione, che per l'occasione raduna un cast ibrido, tra nuove leve (Selen) e volti appartenenti alla Golden Age of Porn (Ron Jeremy).

 

locandina

Dracula (V) (1994): locandina

 

XV° secolo, Romania. Il principe Vlad Tepes tenta senza successo di sfuggire, assieme alla moglie, all'assalto dei turchi. Vlad viene ucciso, mentre sua moglie Elizabeth (Selen) rapita e torturata fino ad essere data in schiavitù al sultano Zoltan (Roberto Malone). Più volte violentata, decide di suicidarsi proprio sulla tomba del defunto marito. Il sacrificio della donna resuscita Vlad, che giura di vendicarsi nel corso dei secoli. Molti anni dopo, nel 1887, a Bedford (Inghilterra) un notaio identifica gli eredi del conte: tre sorelle e un cugino che si dirigono in Romania al castello di Tepes, entrato di diritto di loro proprietà.

 

Dracula-Italy-1994-8

Da sinistra: Selen, Draghixa e Joy Karins

 

Nel 1992 Francis Ford Coppola gira Bram Stoker's Dracula, riportando sul grande schermo - in forma estremamente didascalica - il mito di Dracula. A quel film Mario Altieri guarda con interesse. Chi è Mario Altieri? [1]  Nato a Napoli nel 1957, è uno dei pochi registi italiani di film hard a debuttare sulla scena in pieno boom del video domestico, prima occupandosi della distribuzione clandestina di film per adulti, commerciando il supporto analogico (videocassette in vari formati: VHS, Betamax e V2000), poi - verso la metà degli anni '80 - come produttore di film amatoriali, per lo più realizzati ad Amsterdam ma destinati al mercato italiano. Con la società 99 Black & Blue Productions realizza e gira (alterando il cognome con quello fittizio di Salieri, in omaggio al celebre musicista) quattro film di grande successo: Napoli sex, Capri vacation, Remember e Violence. I film di Salieri sono tra i pochi che, a differenza della moda contemporanea, guardano curiosamente al passato. Trame di certo interesse, scenografie e costumi curati, ottima fotografia (opera del sodale Bruno De Sisti), presenza di attrici bellissime e attori che costituiscono un ponte tra il passato della Golden Age of Porn e le nuove leve (Selen, Monica Roccaforte, Julia Taylor, Dalila). Tra i molti film del regista, Dracula rispetta lo standard qualitativo ed è realizzato nel pieno della carriera, ancora un passo lontana dallo scandalo che scoppierà nel 1998 quando Salieri gira un porno (dietro regolare autorizzazione del parroco) in una Chiesa: come successiva conseguenza le autorità ecclesiastiche proclamano l'annullamento di tutte le attività religiose (funerali, battesimi, matrimoni) svolte al suo interno. Ancora scandali (sul mondo del doping nel calcio) per Salieri football (2006) e nel 2017 quando gira La ciociara (ispirato dall'omonima opera di Moravia). Ad oggi - da Capri vacation (1986) a Mamma Roma (2020) - la filmografia di Salieri conta sessantasette titoli, ai quali vanno probabilmente aggiunte le collaborazioni con Nicky Ranieri, altro celebre nome (su internet viene indicato come coniuge del regista e in Dracula è accreditata come Nicoletta Astori) che si è contraddistinto in quel periodo per la realizzazione di hard decisamente sopra alla media.

Dracula risalta sulla marea di prodotti porno girati negli anni '90 proprio per una sceneggiatura che mette assieme hard e horror in maniera originale. Pur se il famoso conte succhiasangue quasi mai appare sullo schermo, in due o tre momenti il clima è quello di un horror d'atmosfera, felicemente ibridato con scene di sesso dal taglio unico e tipico del regista: nel breve volgere di pochi secondi Salieri mette in scene momenti hard molto ben inquadrati e suggestivi. Quasi in stile da fumetto per adulti di quello stesso periodo (ormai quello conclusivo della Ediperiodici e la sua eterna concorrente Edifumetto), attori internazionali (Deborah Wells, Roberto Malone e il mitico Ron Jeremy) portano così sullo schermo una storia che ha un suo senso e che fluisce ipoteticamente anche senza gli inserti espliciti. Nel duplice ruolo di Sandy/Elizabeth l'allora poco più che esordiente esibizionista Luce Caponegro (Selen), destinata però a una breve e folgorante carriera che la rende tra i nomi più celebri proprio in quello stesso decennio, al termine del quale chiude allo stesso tempo con il mestiere d'attrice. Ma questa è tutta un'altra storia.

 

Dracula-Italy-1994-2

Dracula: scena

 

Selen, fumetto d'autore

 

Tra il 1994 e il 2000 nelle edicole fa la sua comparsa la rivista Selen, arrivando a superare le diecimila copie vendute nel periodo di massimo successo. Ogni numero contiene una raccolta di brevi episodi erotici, tra i quali uno ispirato alla figura dell'attrice, per l'occasione trasformata in fumetto da Luca Tarlazzi.

 

[1] Informazioni biografiche estrapolate da Wikipedia

 

SELEN-VOL-3001

 

"Il nome stesso 'malattie veneree', malattie di Venere, attribuisce loro un'origine divina. Esse coinvolgono quel problema sessuale alla quale l'etica e gli ideali della civiltà cristiana si collegano. Infatti, la Cristianità e la sifilidità si sono sviluppate di pari passo." (Van Helsing in Dracula di Bram Stoker)

 

Clip

 

F.P. 24/02/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 64'16")

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