Regia di Marco Tullio Giordana vedi scheda film
Film-documento che ricostruisce con grande rispetto dei fatti la straordinaria e complessa indagine che ha portato all'individuazione, all'arresto e alla condanna in via definitiva dell'assassino di una giovane ragazza, il tutto con mille difficoltà e sotto una pressione mediatica senza precedenti.
Il merito di questo incredibile risultato giudiziario è di un coraggioso e grintoso magistrato, Letizia Ruggeri, interpretato con bravura da Isabella Aragonese, che con grande tenacia e dedizione si mette alla ricerca di "Ignoto 1" (ossia il proprietario del DNA trovato sugli indumenti della ragazza) e, sfidando mille resistenze, arriva con pazienza dopo oltre 3 anni di indagini all'identificazione senza possibilità di errore dell'assassino.
Nonostante una messa in scena a tratti prevedibile ed un montaggio che ricorda un pò le fictions televisive, il lavoro di Marco Tullio Giordana appare non solo come una riuscita ricostruzione di un fatto di cronaca che ha scosso l'Italia intera, ma soprattutto come un affresco di una provincia italiana "insospettabile" in cui emergono omertà, bugie e segreti nascosti per una vita (a tale proposito sarebbe stato interessante approfondire anche il personaggio della madre naturale di Bossetti, che ha negato la maternità anche di fronte alla prova del DNA).
Notevole la prova attoriale a partire da un convincente Roberto Zibetti (Bossetti) e dai bravissimi Mario Pirrello e Sandra Toffoletti nel difficile ruolo dei genitori di Yara, di cui riescono a trasmettere la grande dignità.
Complessivamente un lavoro coraggioso realizzato con grande onestà e rispetto delle persone, forse un pò sbrigativo nella parte finale ma comunque convincente.
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