Regia di Marco Tullio Giordana vedi scheda film
Ricostruzione delle indagini e del processo che portarono alla condanna del muratore bergamasco Massimo Bossetti, nel 2016, per l'omicidio della tredicenne Yara Gambirasio.
Difficile chiedere più di così, realisticamente, a un lavoro espressamente televisivo – nei toni, nei contenuti, nella forma – realizzato da un ottimo professionista come Marco Tullio Giordana partendo da uno dei casi di cronaca nera più scabrosi del periodo: l'omicidio della tredicenne Yara Gambirasio, risalente all'inverno 2011. In questa produzione Mediaset, con una sceneggiatura firmata da Graziano Diana con la collaborazione di Giacomo Martelli, Giordana fa in modo di raccontare nella maniera più delicata possibile, e senza calcare troppo la mano sul lato scandalistico/sensazionalistico, una vicenda che ha più lati spinosi: omicidio, pedofilia, esami del dna dai responsi sorprendenti; c'è davvero tutto il materiale che serve per fare di Yara un film ben più crudo e morboso. Ma ciò fortunatamente non succede: questa constatazione e il valido mestiere degli interpreti (Isabella Ragonese, Thomas Trabacchi, Roberto Zibetti, Alessio Boni, Sandra Toffolatti, Chiara Bono) sono le notizie positive a riguardo del film. Che per il resto però non si distacca granché dalla media delle produzioni per il piccolo schermo coeve. 4/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta