Regia di Domenico Paolella vedi scheda film
Prodottino 'leggero' con protagonista il cantante del momento, realizzato sbrigativamente, ma non quanto si potrebbe supporre a una prima, rapida occhiata. Innanzitutto perchè la storia (una sceneggiatura di Giovanni Addessi, anche produttore; Giacomo Furia, che interpreta il sacrestano; Guido Leoni; Nicola Manzari e del regista) è meno banale del solito musicarello e, anzi, prevede pochi interventi canori, soprattutto nel finale (c'è spazio anche per il cavallo di battaglia di Nicola Di Bari: La prima cosa bella). E poi perchè il cast è affiatato e Nicola Di Bari come attore non è il solito pesce lesso alla Little Tony o il monocorde Morandi; attorno al cantante sfilano, fra gli altri: Mario Carotenuto; Umberto D'Orsi; Elio Crovetto; Isabella Biagini; Toni Ucci; Fiorenzo Fiorentini; Tuccio Musumeci; Antonella Steni ed Helene Chanel, già viste nel musicarello Nel sole, con Al Bano e Romina. Inutile soffermarsi più di tanto sulla struttura della trama, certo non molto elaborata, ma va riconosciuto un certo passo avanti rispetto alle solite, blande commediole di serie B per quanto riguarda le tematiche (qui addirittura il protagonista è un prete che baratta la tonaca per la ragazza che ama). Battutine e buoni sentimenti, d'altronde, sono sempre e comunque la cifra stilistica del genere. 3,5/10.
Un pretino del sud, a cui viene affidata una parrocchia di borgata romana, si innamora ricambiato di una turista. A risolvere l'impasse giungerà il fratello di lui, cantante in erba che, interpretando una canzone scritta proprio dal prete, suggellerà l'unione impossibile.
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