Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
L'ultimo episodio del Decalogo di Kieslowski é atipico nella serie per vari motivi, ma direi soprattutto per il registro narrativo utilizzato: si tratta infatti di un breve film televisivo molto più vicino ai toni di una commedia nera, commedia grottesca e sulfurea rispetto al prevalente registro drammatico degli altri episodi, e che ricorda certe opere giovanili del conterraneo Roman Polanski. É un apologo sull'avidita' e sulle sue conseguenze nefaste, poiché qui l'attaccamento ai beni materiali rappresentati da una collezione di francobolli spinge uno dei due protagonisti a sacrificare addirittura un rene in uno scambio con un sinistro filatelico che deve però curare una figlia gravemente malata. La black comedy arricchisce il quadro di umanità disperata dei precedenti episodi di sfumature più acide e corrosive, e trova una sceneggiatura molto felice con invenzioni drammaturgiche di prim'ordine, ben supportata dagli attori con la coppia di fratelli Jerzy Stuhr e Zbigniew Zamachowski che conferisce il giusto rilievo tragicomico ai rispettivi personaggi e che il regista farà tornare immutata in Film bianco. Il finale che ovviamente non rivelo rimescola con intelligenza le carte in tavola e fa riflettere sul Destino, altra grande tematica che attraversa tutta l'opera kieslowskiana. Insieme al primo, al quarto, al quinto e al sesto questo é il migliore episodio del Decalogo, ma é solo nella sua totalità che la miniserie si caratterizza come un capolavoro del cinema contemporaneo.
Voto 9/10
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