Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Decimo dei dieci capitoli di una saga ispirata a delle leggi religiose. La chiusura della serie è affidata all'unico episodio apertamente comico, in cui il tono surreale prevale su tutto, ma senza perciò sminuire il concetto fondamentale dell'opera: l'uomo per sua natura cade in fallo, è peccatore. I due fratelli protagonisti sono facili all'interpretazione allegorica, rappresentano i moderni Caino e Abele, che sanno allearsi però solo nel nome del 'collezionismo', ovvero dell'avida, spietata ricerca del possesso materiale. Critica del capitalismo decisa, analisi delle debolezze umane, riscontro delle difficoltà che si presentano inevitabilmente nell'applicazione concreta delle leggi religiose.
"Non desiderare la roba d'altri". Alla morte del padre, due fratelli ereditano la sua collezione di francobolli. Un uomo possiede un pezzo rarissimo che la completerebbe, però chiede loro in cambio un rene; uno dei due si sottopone all'esportazione. Ma intanto un ladro sottrae loro la preziosa collezione.
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