Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
In una città innevata della Polonia, Krzysztof e il suo giovane figlio Pawel vivono la loro vita fondata sulle certezze che da loro la scienza. In particolare sono abili nell’uso del computer che vede e prevede tutto, quasi fosse dotato di autonomia. Per Natale Krzysztof regala al figlio dei pattini per il ghiaccio: ha previsto con i suoi calcoli matematici che il lago vicino casa, è capace di reggere e che quindi il bambino potrà patinarci su. Ma qualcosa non va come calcolato.
Nel primo della serie del Decalogo, “Io sono il signore Dio tuo” affronta il conflitto, esemplificato dal diverso atteggiamento del protagonista e della sorella, nei confronti della scienza e della religione. Mentre il giovane, con le sue domande è alla ricerca di una difficile comprensione, i due adulti hanno già preso le loro strade. Il computer è posto come alternativa a Dio, e se il primo non può essere mai del tutto affidabile, sbagliando i calcoli sulla tenuta del ghiaccio, il secondo lascia che una sua giovane creatura si perda in un lago ghiacciato. Alla ricerca di una solida certezza su cui poggiare le basi della propria esistenza, dunque, non c’è una soluzione unica e definitiva. Il computer è in grado di aprire e chiudere i rubinetti, di aprire e chiudere la serratura di casa, ma non è in grado di spiegare le sue inaspettate accensioni, e la boccetta d’inchiostro che si rompe da solo è un presagio del quale è difficile spiegare la provenienza. Come quella dell’uomo che ogni tante appare, intento a scaldarsi al fuoco sul ciglio del lago.
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