Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Un professore universitario di matematica, separato dalla moglie, vive insieme al figlio Pavel e lo educa in nome di principi scientifici e razionalisti, spesso affidandosi al computer per prevedere alcuni eventi; quando il ragazzo decide di andare a pattinare su un laghetto ghiacciato, il padre calcola la stima dello spessore del ghiaccio ed è sicuro che non possano accadere imprevisti, anche se gli eventi prenderanno una svolta tragica con la morte del figlio.
Primo episodio della serie, ed uno dei più belli in assoluto. Il conflitto fra la possibilità della fede e il razionalismo spinto all'estremo è esposto in maniera essenziale, senza didascalismi, attraverso una vicenda dal forte significato spirituale, anche se siamo nella dimensione di una spiritualità laica, decisamente meno misticheggiante rispetto al cinema di un altro grande regista dell'Europa orientale come Tarkovskij. La progressione drammatica della trama è perfetta, il finale amaro e straziante, ma di forte pregnanza emotiva. Bravissimo Henryk Baranowski nella parte del padre, buona anche la prova del giovane Wojciech Klata che continuerà una carriera di attore (fra l'altro apparirà anche in un piccolo ruolo in Schindler's list) e un breve cameo nel ruolo della zia per Maja Komorowska, una delle più grandi interpreti del cinema polacco, cara a Wajda e Zanussi.
voto 9/10
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