Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Primo dei dieci capitoli di una saga ispirata a delle leggi religiose. Il dramma della perdita di un figlio è uno dei pochi modi per muovere la coscienza dell'agnostico ed ultrarazionale protagonista del film: per lui dove non arrivano la scienza e la conoscenza, nulla esiste. Nè risposte, nè domande. Lasciato solo con il dolore, l'uomo ha un sussulto antireligioso: avrebbe potuto benissimo altrettanto gettarsi sconfortato fra le braccia del cristianesimo, come la sorella pare avere scelto di fare. E invece il personaggio fino in fondo rappresenta la supponenza dell'essere umano, la velleitaria ricerca di risposte concrete ed immediate ad ogni tipo di problema: di fronte ad alcune domande, però, continua a non esserci risposta.
"Io sono il signore dio tuo. Non avrai altro dio all'infuori di me". Un bambino vive solo con il padre, professore universitario non credente e molto abile con il computer. Il piccolo chiede al padre se può andare a pattinare sul lago ghiacciato; il genitore calcola al computer lo spessore del ghiaccio, le temperature medie di quei giorni ed il peso del bambino e stabilisce che può farlo. Il bambino va a pattinare e il ghiaccio si rompe: morto.
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