Regia di Guido Malatesta vedi scheda film
Maciste contro i mostri entra pienamente di diritto nel novero dei titoli trash del cinema nostrano; sconclusionato peplum realizzato con mezzi ancor più di fortuna dei soliti impiegati per il filone, questo lavoro vive di fantastoria, iperboli narrative e soprattutto espedienti tecnici-estetici a dir poco ridicoli. La carriera di Malatesta, sviluppatasi a cavallo dei floridi Sessanta, consta esclusivamente di pellicole di siffatta, mediocre qualità; qui il regista lombardo mette in scena l'ennesima avventura di uno dei personaggi più evocati in quegli anni sul grande schermo italico trascinando il nerboruto eroe addirittura nella preistoria, dove dovrà cavarsela contro trogloditi armati di clava e, innanzitutto, dinosauroni di plastica palesemente inoffensivi. Il semisconosciuto culturista Reg Lewis (s)veste i panni del protagonista, la bella Margaret Lee tiene impegnati gli occhi del pubblico maschile e il resto del cast non vede nomi maggiori di quelli di Luciano Marin e Giovanni (più noto come Nello) Pazzafini; la sceneggiatura firmata da Arpad DeRiso, specialista del genere, e dallo stesso Malatesta è un cumulo informe di amenità più o meno volontarie, con gran finale vittorioso e romantico incluso nel prezzo del biglietto. 1,5/10.
Nella preistoria una pacifica tribù viene attaccata da dinosauri e predatori; per rimettere le cose a posto interviene il forzuto Maciste.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta